Per vedere tutto il calcio, un teledipendente italiano dovrebbe sottoscrivere 3 abbonamenti diversi alle pay-tv. Champions League con Juventus e Roma in esclusiva su Mediaset Premium. Europa League, calcio internazionale e Serie B in esclusiva su Sky.
La Serie A è possibile vederla integralmente su Sky mentre su Mediaset Premium diverse partite non è possibile vederle perchè giocate da squadre per le quali la pay-tv milanese ha preferito non acquistare i diritti.
Ma non finisce qui. Chi ha intenzione di abbonarsi a Sky, per vedere tutta l’offerta calcio, è costretto a sottoscrivere due pacchetti differenti. Nel pacchetto Calcio sono comprese tutte le partite di Serie A e Serie B, mentre nel pacchetto Sport sono comprese tutte le partite di Europa League e dei campionati stranieri (Bundesliga, Liga e Premier League) e gli anticipi e i posticipi della Serie A che si giocano alle ore 20:45.
Quindi chi può vedere le partite di Europa League e dei più importanti campionati stranieri, non può vedere quelle di Champions League. Viceversa, chi è abilitato a vedere le partite di Champions League non può vedere quelle di Europa League e dei campionati stranieri più importanti.
In pratica, chi ama il calcio, oltre al disagio di essere costretti ad avere due apparecchiature differenti con relativi impicci di fili, come minimo dovrebbe pagare 60 euro al mese (720 euro l’anno) in base alle offerte del momento, oltre al canone della Rai.
I colossi televisivi giocano la ricca partita delle esclusive, ma alla fine chi ci rimette è sempre l’amante del calcio. Forse è arrivato il momento di disciplinare la visibilità degli eventi calcistici, per tutelare non solo il telespettatore, ma soprattutto per difendere l’amore e la passione che la maggioranza degli italiani ha per questo sport, già “offeso” da molti scandali.