Aurelio De Laureentiis, presidente del Napoli, è intervenuto a Sky.
Il presidente azzurro ha rilasciato una lunga intervista.
“Buon Natale”, così inizia De Laurentiis.
Presidente, ha fatto tutti i regali? “Mi manca il regalo più importante, da fare ai tifosi. Ma c’è tempo, il nostro Natale non finisce mai. Ogni evento, è per noi Natale”.
Pavoletti può essere un regalo? “Ma sì, deve fare le visite nei prossimi giorni. Auguriamoci che sia forte, in forma e che possa rendere possibile la complementarità che tra l’altro non ci manca. Mertens era stato nominato un falso nueve, invece è un vero nueve”.
Ha sentito Sarri dopo Firenze? Il mister spesso parla dei problemi della squadra. “Secondo me il Napoli non ha nessun deficit, ma una rosa molto ampia che secondo me non è stata tutta scoperta e allenata al punto giusto. Servono verifiche sul campo, Sarri è un grandissimo allenatore ma come tutti i toscani è attento e furbo. Allena la squadra per sé stesso e per la società, ma in generale gli allenatori ancora devono prendere delle sicurezze che non sono creature sostituibili. Ma non è un problema di Sarri, vedo sempre che c’è sempre paura di dover poi essere esonerati, secondo me l’allenatore deve essere una parte forte della società. È un dipendente, la società deve rapportarsi a lui in un contesto di crescita. Ci sono allenatori che vogliono alcuni calciatori, ed altri che lasciano fare”.
Invito per Sarri a osare di più? “No, assolutamente. Noi giochiamo tante gare, di cui anche inutili. Sapete cosa ne penso del calcio moderno. Poi ci sono momenti in cui si è più in forma, e altri meno. Ci sono undici cervelli, coniugare fisico e cervello, più tecnico e altre persone che preparano una gara in modo perfetto, non è semplice e per farlo al 100% servirebbe solo un computer. I giornalisti, in questo caso, non avrebbero cosa scrivere. Sarebbero nella ca**a più totale”.
Momento più bello del 2016? “Sono tutti momenti molto belli. Questo è merito di Sarri, il Napoli fa divertire quando gioca perché probabilmente la squadra si diverte. È un metodo che Sarri ha insegnato dalle sue capacità, ha esportato le sue capacità nella squadra. Ma i tifosi, i giornalisti, Sarri stesso, ma nemmeno io posso lamentarmi se a volte ci sono momenti di distrazione. A volte vedo delle gare in cui mi addormento, non sono ovviamente le nostre. Con noi non ci si stanca mai. Fiorentina-Napoli è stata una bella gara, anche i cronisti di Sky l’hanno detto. Se il gioco deve essere anche intrattenimento e spettacolo, ho sposato il regista giusto. Sarri l’ho voluto fortemente, è stata la scelta giusta”.
Cosa non rifarebbe nel 2016? “Non guardo mai al passato, è importante. È la storia, ma può servire per verificare bilanci ed errori marginali. Se fossero stati commessi strafalcioni, uno già sarebbe intervenuto”.
Champions League contro il Real Madrid? “Dopo 30 anni, è la partita delle partite. Non sono riuscito ad averla come squadra ospite, invece il Barcellona l’abbiamo avuto come rivale in amichevole. Il Real ha un fatturato quattro volte al nostro, l’importante è fare un bel gioco. I calciatori dovranno dimostrare di avere personalità, senza subire l’autorevolezza di una squadra che ne esprime anche di facciata. Basti pensare che un calciatore come Ronaldo, anche da infortunato, è riuscito a superare il suo allenatore e permettere al Portogallo di vincere l’Europeo. Non è una cosa da sottovalutare, serve una tenuta psicologica. Al San Paolo sarà stracolmo, ci sarà record di presenze. Sarà bello vedere Davide come sfiderà Golia. Ci saranno tifosissimi a Fuorigrotta e anche i tifosi che vengono allo stadio ogni 30 anni”.
Juventus irraggiungibile come dice Sarri? “A Doha vincemmo, come il Milan ha fatto ieri. Due anni fa il risultato fu di 2-2, quindi più spettacolare rispetto a ieri. Anche se ieri mi sono divertito, devo dire che il Milan m’è piaciuto. Con i calciatori hanno dato il massimo, ce ne sono 2-3 che mi piacciono. Farebbero al caso nostro, non faccio nomi ma li invidio. Sono ben allenati, il tecnico sta facendo bene. Probabilmente ha trovato quel suo tipo di gioco”.
Gap con la Juve? “C’è solo sul profilo societario, loro hanno una storia immensa perché è immensa la storia della loro famiglia. Sono stati i re d’Italia. Agnelli è stato il re, la Juve è una goccia dell’oceano della famiglia Agnelli. Di cosa parliamo? Dal punto di vista economico, non ce n’è per il Real, Barcellona, Bayern, City, United, per i cinesi. È il top del top, ma la loro forza non la vedo. La vedo solo nella continuità. Nel momento in cui il Napoli, che ha molti stranieri e pochi italiani, farà capire cosa vuol dire Napoli, possiamo fare davvero bene. Napoli è una filosofia di vita. Mertens è un ragazzo che ha la faccia di scugnizzo, forse anche più di Insigne. Diciamo che Mertens è uno scugnizzo spensierato, Insigne è uno scugnizzo pensieroso”.
La Juve ha anche uno stadio di proprietà, questa è una delle differenze sostanziali? “Dobbiamo ringraziare i vari ministri degli interni, che non ci hanno fatto creare situazioni corrette per le leggi sulla costruzione degli stadi. Con Malagò dovremo ragionare anche per buttare a mare quanto c’è di vecchio. Con la Uefa dovremo capire cosa c’è da fare in maniera intelligente. Ci sono tanti interessi ovunque, dovremo capire anche cosa accadrà in Oriente, negli Usa, in America del sud, in Africa. Napoli è una testa di serie, sapete quanto c’è da fare?”.
Ha mai pensato di entrare in politica? “Non m’interessa, la politica del non fare non mi appartiene”.
Venderà mai il Napoli ai cinesi? “Non venderò mai il Napoli, se non quando sarò stanco del mondo del calcio. Io sono giovane nel calcio, sono come un 25enne. Questo mondo è in espansione, mi interessa tanto”.
Il presidente chiude con gli auguri: “Faccio gli auguri ai telespettatori di Sky, ma anche ai napoletani e ai tifosi azzurri. Ma anche ai nostri dipendenti, a partire da Sarri. È nato a Napoli, ha chiuso bene questa prima parte del campionato. Auguri a sua moglie, a Calzona e alle famiglie di tutti gli impiegati del Calcio Napoli. Auguri anche a Nicola Lombardo e Guido Baldari, a mia moglie e ai miei figli. Auguri a tutti i napoletani, buon Natale!”.