Sky Italia ha presentato il piano per far fronte ai mancati ricavi dovuti alla perdita del pacchetto dedicato alla Serie A.
Come riporta ‘Repubblica’, dopo la mancata assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio del campionato di Serie A, Sky Italia ha annunciato un maxi piano di esuberi. Si tratta di una diminuzione importante: riguarderà poco meno di un quarto di tutto il suo organico. Già nei giorni scorsi si era paventata questa possibilità. In qualche recente intervista, l’amministratore delegato Ibarra aveva fatto capire che si era presentata la necessità di contrarre i costi.
Il gruppo, proprio attraverso le linee guida mostrate dall’AD Maximo Ibarra, ha illustrato un documento ai sindacati che prevede 2.500/3.000 uscite su 11mila addetti (tra i 5mila diretti e 6mila indiretti) che fanno capo a Sky. Le uscite saranno, però, saranno sviluppate in un piano che tende a processarle in quattro anni, senza che ci sia il ricorso al licenziamento.
Le uscite, come ricordato da Repubblica, incideranno sia sul personale interno (che ammonta a 5000 unità) sia, sul personale esterno (si parla di circa 6000 addetti): dovrebbe portare risparmi al gruppo per 300 milioni di euro.
Immediata è arrivata anche la reazione delle sigle sindacali: anche perché, si sussurra, CHE questa potrebbe non essere l’ultima ristrutturazione dell’organico. “E’ un qualcosa che possiamo provare a gestire in un’ottica di compatibilità sociale. Si tratta di un piano diluito nel tempo, nell’arco di quattro anni – spiega Pierpaolo Mischi, segretario nazionale della Uilcom Uil – sono più preoccupato per eventuali risvolti della questione dei diritti tv del calcio, con i possibili ulteriori impatti negativi sull’occupazione”.
Fonte: serieanews.com