Si ricomincia ma la sensazione è di non aver mai interrotto: La Serie A riparte dal caos ordinario con il quale aveva finito.
Senza tifosi o forse solo un pochino di tifosi ma non dappertutto, però, forse, si vedrà e (magari!) si cambierà anche il format. Con gli atteggiamenti incomprensibili e un po’ spocchiosi del Ministro Spadafora che conferma tutta la sua scarsa flessibilità e una certa discriminazione nei confronti del calcio.
Quanto al Napoli vive la vigilia tra dubbi e certezze condividendo la sorte con le 19 sorelle (non tutte belle). Mal comune mezzo gaudio o, se preferite, mangiare questa minestra o buttarsi dalla finestra.
Le certezze azzurre sono:
la caparbia determinazione di Gattuso;
la qualità della rosa;
la Coppa Italia strameritata;
i 38 punti conquistati nel girone di ritorno che potevano anche essere molti di più, con qualche leggerezza in meno.
I dubbi, condivisi con il resto della Lega, sono relativi alla campagna acquisti/cessioni ancora nel pieno dell’attività. Ancora incerto il futuro di un pezzo da 90 (difficilmente saranno milioni) come Koulibaly e non è poco ma tant’è.
Manca ancora qualche innesto e poi sarà solo campo.
Non vediamo l’ora ma, soprattutto, aspettiamo i tifosi, perché senza non c’è calcio.
Fatevene una ragione.