L’attore napoletano intervistato dal Corriere della Sera.
Silvio Orlando è stato intervistato dal “Corriere della Sera”. L’attore, che ha interpretato il cardinale Voiello nella serie “The Young Pope” diretta da Paolo Sorrentino, è un grande tifoso del Napoli e, insieme al regista, sarà a Madrid per seguire la squadra.
“Sono orgoglioso dell’invito, salgo sull’aereo in punta di piedi, pieno di rispetto per tutti coloro che vivono il tifo in maniera sacrale.
Lo striscione “Cardinal Voiello uno di noi” ha portato bene: quattordici risultati positivi di fila. L’apprezzamento era prevedibile ma per niente scontato. È la dimostrazione che il tifo è diventato una faccenda trasversale che unisce intellettuali e sottoproletari. Ci sono siti coltissimi dove si disquisisce di Heidegger e degli schemi di Sarri. Non ci sono steccati, la grande maestria e l’eleganza formale di Paolo arrivano al cuore. Perché il tifo è un’esigenza vitale.
Il mio personaggio ormai vive di vita propria, mi ha chiamato e io, quando succede, mi lascio possedere volentieri da lui. Mi sento un clandestino che si gode il privilegio.
Quanto sono tifoso? Abbastanza da ritrovarmi con altri cinquanta il giorno dello scudetto a piazza del Duomo a fare avanti e indietro in galleria fino allo sfinimento.
Il Napoli di Sarri mi piace molto: il suo è un corso operaio, un grande progetto moderno. Pur non avendo top players di livello mondiale è partito dai giovani talenti, puntando sul collettivo. Siamo stati più orientati sul Sudamerica, ora con tutte queste H e queste K siamo a trazione mitteleuropea. Mi piace considerarlo un viatico anche per la città.
Mi ha colpito che da noi non ci sia una scuola. Molti giocatori italiani arrivano dalle nostre parti, il calcio resta una grande attrazione e opportunità per i ragazzi. Ma chi ha talento ha bisogno di tagliare il cordone ombelicale con la famiglia e l’ambiente. I giovani vengono portati al Nord. La nostra sarà una città normale quando anche il Napoli potrà avere qui il suo vivaio”.
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