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Serie C – Casertana in 9 causa Covid, ma negato il rinvio: “Imbarazzante, salute in secondo piano”

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Clamoroso in Serie C, la Casertana in meno di 11 effettivi causa Covid ma viene negato il rinvio. La partita è attualmente in corso.

 

E’ cominciata Casertana-Viterbese, con un po’ di ritardo rispetto alle canoniche 17.00 a causa dell’intervento sul campo della ASL che ha effettuato tamponi urgenti su alcuni giocatori della squadra di casa in stato febbrile.

Ha del clamoroso quanto successo al “Pinto”, con la Casertana che è stata costretta a scendere in campo con soli nove giocatori contro la Viterbese. La squadra di Guidi è stata falcidiata dal Coronavirus con ben 15 elementi contagiati, ma il rinvio della gara è stato negato.

La Casertana ha risposto a quanto successo con un comunicato ufficiale:

“Sono stati giorni difficili, carichi di paura e preoccupazione per tutti i tesserati della Casertana FC nonché per le proprie famiglie. Un gruppo di lavoro falcidiato e decimato da un virus pericoloso e subdolo. Ben 15 positivi al Covid-19. 

Al cospetto di una situazione di questo tipo, le dinamiche di competizione ed agonismo dovrebbero lasciare spazio ad un’inevitabile presa di coscienza. Ed, invece, a poche ore dal calcio d’inizio del match valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie C, la Casertana FC è costretta a prendere atto del diniego della US Viterbese 1908 rispetto a quello che logica vorrebbe fosse un inevitabile rinvio della partita e che per la stessa Lega Pro non è ritenuto necessario. 

Nel rispetto dell’art 48 comma 3 delle NOIF che prevede “l’obbligo di schierare in campo la migliore formazione consentita dalla propria situazione tecnica”. La Casertana FC si vede costretta a scendere in campo contro la Viterbese con un numero inferiore di calciatori rispetto agli undici titolari; a ciò va aggiunto che alcuni di essi sono febbricitanti, sebbene risultati negativi all’ultimo ciclo di tamponi. 

 Un pericolo per se stessi e per gli altri. Ci saremmo augurati un rispetto maggiore per i veri protagonisti di questo sport, coloro che vanno in campo ogni giorno e che danno da vivere alle proprie famiglie grazie a quello che è un vero lavoro. In un momento storico in cui si invitano, anzi si obbligano, i cittadini italiani a restare a casa, una squadra di calcio, falcidiata da un nemico invisibile, si vede costretta a scendere in campo a tutti i costi.  

Un segnale imbarazzante all’intera comunità. Alla luce di ciò la salute pubblica non diventa più priorità, ma passa in secondo piano rispetto ad altri interessi. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, vittime impotenti come Noi al cospetto di una decisione che dire assurda è poco”.

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