Dopo la partita persa in casa con il Foggia, il giocatore dell’Avellino, il 23enne romeno Claudiu Micovschi è stato bloccato, minacciato e denudato perché ritenuto “indegno di vestire i colori della squadra”.
Sono state le immagini dei sistemi di videosorveglianza a incastrare tre ultrà dell’Avellino, un 22enne e due 30enni, già destinatari di un daspo, ai quali oggi la Polizia di Stato di Avellino, al termine di indagini coordinate dalla Procura, ha notificato tre arresti ai domiciliari. Del gruppo di ultras ha fatto parte anche una donna, in via di identificazione. I reati contestati dagli investigatori della Digos sono rapina aggravata (della tuta che il giocatore indossava) in concorso, violenza e minaccia. Il giocatore è stato bloccato mentre tornava a casa in auto, con un compagno di squadra.
All’Avellino, in quella gara di play off di serie C, sarebbe bastato un pareggio per nutrire ancora la speranza di una promozione in serie B, e dopo la sconfitta era scoppiata la contestazione dei tifosi. Frange ultras si ernao concentrate all’altezza della tribuna Terminio dello stadio Partenio con l’obiettivo di raggiungere una delle uscite della struttura per contestare i giocatori. Il tentativo venne però sventato dalla Polizia di Stato. Calmati gli animi i calciatori, alla spicciolata, erano riusciti a lasciare lo stadio in auto. Poco dopo però gli agenti della Digos erano stati informati della aggressione a Micovschi. Quella stessa notte un altro giocatore è stato inseguito da una vettura riconducibile a uno dei tre indagati.