La Serie A degli arbitri non parte con il piede giusto…anzi con il VAR giusto.
Alla vigilia dell’inizio del campionato di Serie A il responsabile degli arbitri Gianluca Rocchi ha manifestato grande ottimismo sul rendimento degli arbitri assicurando che non sarebbero più stati fischiati ‘rigorini’ e ‘fallettini’. Concetto ribadito anche dal decano degli arbitri Doveri parlando addirittura di arbitraggi all’inglese.
Ma alle parole non sono seguiti i fatti.
Sampdoria-Atalanta 0-2. Al 14′ del primo tempo sullo 0-0 l’arbitro Dionisi assegna un gol regolare al doriano Caputo Richiamato dal VAR Pairetto annulla poi il gol del possibile vantaggio della Sampdoria per precedente contatto lieve (altro che all’inglese) di un attaccante doriano con un difensore bergamasco.
Milan-Udinese 4-2. Ha impiegato addirittura 3 minuti in meno l’addetto al VAR Mazzoleni, il solito Mazzoleni, per ‘cambiare’ il risultato di Milan-Udinese. All’11’ del primo tempo con l’Udinese avanti 1-0 richiama l’arbitro Marinelli per far assegnare al Milan un rigore molto più che dubbio dopo un normale contatto di gioco tra Calabria (Milan) e Soppy (Udinese). Il Milan grazie al rigore segnato da Theo Hernandez ha così annullato la difficoltà dello svantaggio.
L’ottimismo di Rocchi minato proprio dagli errori fatali di un arbitro internazionale (Pairetto) e da uno ‘qualificato’ come specialista del VAR (Mazzoleni).