Sembrava un caso definitivamente archiviato, in seguito al primo processo annullato per improcedibilità, ma ora la Procura federale della FIGC ha deciso di riaprire la vicenda legata al Chievo e alle plusvalenze fittizie.
Le richieste sono sempre le stesse: 36 mesi di inibizione per il presidente Campedelli e 15 punti di penalizzazione per la squadra clivense. Ma se prima sarebbero stati da scontare nella scorsa stagione, causando la retrocessione della squadra veronese a vantaggio del Crotone, adesso la penalità andrebbe applicata nel campionato in corso.
Tenendo conto dell’unico punto raccolto, finora, in tre partite, la situazione per la squadra di Lorenzo D’Anna diventerebbe assai complicata: il Chievo si ritroverebbe a -14 in classifica, vedendo l’obiettivo salvezza allontanarsi pericolosamente.
Una penalità che costringerebbe i gialloblu ad uno sprint pazzesco, per cercare di non perdere troppo terreno dalle squadre rivali nella lotta salvezza, in primis Frosinone, Empoli e Parma, ma anche Bologna, Cagliari e Udinese.
Ed anche il calendario sembra avverso ai clivensi, visto che nel prossimo turno faranno visita alla Roma all’Olimpico e nelle successive dieci giornate saranno attesi da avversari sulla carta superiori come Milan, Atalanta, Torino, Napoli e Lazio, oltre agli scontri diretti con Udinese, Genoa, Cagliari, Sassuolo e Bologna.
Questa fase sarà indicativa di quella che sarà la stagione del Chievo: qualora riuscisse ad ottenere un buon bottino di punti, potrebbe ancora dire la sua in ambito salvezza, ma, in caso contrario, si ritroverebbe, probabilmente, con un piede già nel baratro della Serie B.