Gli azzurri, superato lo scoglio-preliminari, si apprestano a vivere una nuova intensa stagione.
Pronti, partenza, via. Accantonato senza patemi il primo grande step della stagione, ovvero i preliminari di Champions League, il Napoli può buttarsi a capofitto nel mare del campionato e dei tabelloni principali delle coppe. L’ingresso nell’Europa che conta farà arrivare altri introiti nelle casse azzurre, facendo crescere ulteriormente un tesoretto che si spera possa essere reinvestito al più presto nell’arrivo di altri calciatori, elementi che possano rinforzare ulteriormente un organico già di tutto rispetto.
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Non volendo nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di un addio di un top-player quale Pepe Reina, che sarebbe un colpo tremendo in termini negativi per squadra e ambiente, denigro senza mezzi termini la frase “questa squadra è difficilmente migliorabile“. Cosa significa? assolutamente nulla! tutto è migliorabile, anche gli squadroni più forti del mondo, figurarsi il Napoli che seppur bello non ha mai “ballato” con trofei fra le mani nelle ultime due annate.
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Vuoi l’orgoglio da tifosi, vuoi talvolta l’eccessiva euforia, ultimamente ci si è dimenticati del fatto che il calcio prima di tutto è un gioco dove è fondamentale segnare un gol in più dell’avversario e finire davanti a tutti in ogni competizione, non una sorta di mostra dove mostrare esclusivamente la beltà delle trame di gioco. Ovvio, se la vittoria arriva anche con il “calcio-champagne” ben venga ma non celiamoci dietro frasi del tipo “usciamo a testa alta“, “campioni del bel gioco” ed altre massime che diventano “minime” e stucchevoli a lungo andare, perchè nel calcio non valgono assolutamente nulla senza l’ausilio dei trofei.
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Ora è il momento di vincere, e di spendere quei “cinque centesimi per fare un euro“. Magari con un acquisto top e con esperienza, quello che può realmente dare una mano a questo gran bel gruppo e a mister Sarri. Magari ad esempio rinforzando realmente le fasce, che sul lato destro dovranno basarsi nuovamente su un Hysaj stakanovista (e quindi per questo in alcuni momenti in palese difficoltà) e con un Maggio riserva dalla carta d’identità sempre più datata. Senza considerare che sulla sinistra Ghoulam resta ancora senza rinnovo (e fra 4 mesi potrebbe già firmare autonomamente per un altro club) e al buon ed esperto Strinić (nell’anno dei Mondiali che lo motiveranno tanto) si è preferito la scommessa d’occasione Mário Rui.
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Una sola speranza e preghiera, fermiamoci con acquisti alla lunga inutili e in taluni casi economicamente dispendiosi; speriamo che la cifra “spaventosa” di 50 milioni spesa per il trio Tonelli-Pavoletti-Maksimović (15 presenze totali in tre la scorsa stagione) abbia insegnato qualcosa. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
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