Questo finale di stagione, visto come è iniziata e come è continuata, si sperava fosse un po’ più tranquillo. E invece no, al Napoli piace far aspettare (o disperare?) i suoi tifosi. Dopo aver lottato per lo Scudetto poi ceduto alla Juventus, si lotta per il secondo posto. Ad un certo punto sembrava tranquillo ma dopo la sconfitta, immeritata, contro la Roma si è creata molta agitazione. Però se guardiamo nel concreto il cammino degli azzurri, il secondo posto è un grande traguardo.
INIZIA LA STAGIONE – Arriva Sarri: i “vedovi rafaeliti” non accettavano l’addio dello spagnolo e sul nuovo tecnico si è detto di tutto. C’era chi voleva il suo esonero già dopo la prima di campionato. E invece no, Sarri ha resistito contro tutte le aspettative. A Dimaro Higuain poco felice: subito si parlava di una sua cessione, che con Sarri non avrebbe fatto un granché “Un campione come lui pretende un grande allenatore” dicevano. E invece no, il pipita si allena, gioca e segna, oggi è il capocannoniere della Serie A: dunque dicevano?.
NEL BEL MEZZO DELLA STAGIONE – Il Napoli ha un inizio altalenante ma appena la squadra capisce cosa vuole Sarri e come deve giocare la musica cambia. Diventa la squadra da battere, quella che è al primo posto, che non sbaglia colpi. I record: tanti i record battuti quest’anno, torna dopo anni e anni ad essere campione d’inverno, fuori casa convince e in casa vince tanto da diventare la squadra imbattuta (in casa) nei massimi 5 campionati europei insieme al Borussia Dortmund.
IL FINALE DI STAGIONE – Un bel cammino che ora si avvia verso il finale, non un finale come sperato ma comunque straordinario. La Roma è lontana due lunghezze ma le ultime tre gare sorridono, o almeno dovrebbero, al Napoli. Una squadra che perde a Roma, nello scontro diretto, solo nei minuti finali per un tiro. Una squadra che a finale di campionato è l’unica ad avere ancora benzina nelle gambe, eppure è lì che combatte che vuole andare in Champions ma dalla porta principale.
Questa squadra è tornata a far cantare i tifosi, è tornata a far si che in trasferta non sia più sola, è tornata a far sognare una città intera. Credete ancora che il secondo posto non sia un grande traguardo? Io dico si, e si chist nun è nu grande traguardo, nuje che campamm’, che cantamm’, che parlamm’ a fa’!
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