Il tecnico del Bologna condivide il dolore che in questi momenti sta provando il proprio giocatore che era tra l’altro atteso al debutto da titolare nel match contro il Sassuolo. “Ho chiamato Zuniga – rivelava Donadoni – ed era sotto choc, non riusciva a parlare. Quando persi mio padre, un amico mi disse di continuare a parlargli, perché la sua presenza mi avrebbe accompagnato ovunque. Il calcio ora va in secondo piano, almeno per me. È una tragedia, a maggior ragione perché inattesa: sono vicino a Camilo per questa situazione. Ogni parola è superflua perché questa è una mancanza che non si può riempire in alcun modo”.
“Scusate, non mi va di parlare di calcio”. Il dispiacere di Donadoni per la scomparsa del padre di Zuniga
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