Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby contro il Torino di Mazzarri.
“Un derby non è mai una partita totalmente normale, vale più per il Torino che per la Juve ma non è una partita come le altre. Ha un significato per i punti ma anche perché è una partita speciale, spero che ci aiuti a non abbassare la guardia”.
PJANIC – “Non so, ieri si è allenato a parte. Oggi non so, è in corso la riunione tra preparatori e medici e non so se si allenerà o no e quindi se giocherà a meno”.
SUPERGA – “Siamo venuti per due anni consecutivi a maggio, nei giorni della tragedia di Superga, mi sembrava doveroso nei confronti di un mito dello sport, lo ritenevo obbligatorio”.
TRIDENTE – “Cristiano è un attaccante che preferisce partire da sinistra ma non proprio da attaccante esterno, Dybala lo stesso ma da destra e quindi abbiamo sempre in campo un attaccante che non è un esterno puro e dobbiamo cercare altre soluzioni, con loro è il 4-3-1-2 l’ideale.
TORINO – “La partita fa storia a sé. Un derby ha sempre una storia a parte. Mi aspetto un Torino con grandi motivazioni, per l’ultimo risultato negativo e perché il derby può dargli una carica emotiva importante, mi aspetto un Torino da battaglia. Il nostro obiettivo è mantenere la partita con le migliori caratteristiche per noi. Non sempre è possibile. Domani sarebbe importante tenere la partita su binari adatti alle nostre caratteristiche”.
VAR – “Sinceramente è qualcosa su cui non ho posto il mio pensiero. A me piace più quando gli arbitri arbitrano ma questa è opinione strettamente personale. Le regole sono queste. Non tutte condivisibili compreso il nuovo regolamento sul fallo di mano sul quale non ho ancora capito niente nonostante cerchi di informarmi. Anche nella vita ci sono tante regole che non mi piacciono ma non è che mi faccio arrestare perché le violo. Il VAR era stato creato per ovviare ad errori clamorosi ma ora viene chiamato 3-4 volte a partita, non credo che ne siano così tanti e in Europa si usa meno”.
CHIAMATA VAR – “Due non mi basterebbero, ne chiamerei 7-8 a partita. A me piace quando l’arbitro arbitra. Quando lo vedo parlare con l’auricolare mi piace meno”.