Sarri allena la tattica con i mezzi più sofisticati
Attraverso un comunicato stampa, l’Ufficio Stampa “Napoli Trentino Nicer” approfondisce la funzione e l’utilità del drone nei metodi di allenamento del tecnico del Napoli: “Tensione agonistica, controllo maniacale dei dettagli e tecnologia sono gli ingredienti ormai classici della giornata di lavoro tipo del Napoli nel ritiro di Dimaro-Folgarida, nella splendida Val di Sole, nel Trentino occidentale. Nessuno stupore quindi per i tifosi nel vedere anche quest’anno il drone sorvolare in continuazione il campo di gioco per certificare posizioni e movimenti dei giocatori, nell’attuare gli schemi indicati da Sarri in chiave offensiva e difensiva.
Ma come avviene in altri settori sportivi più legati direttamente alla tecnologia – F1 docet – anche nell’utilizzo del Drone non mancano le novità: così in val di Sole quest’anno ne viene utilizzato uno di nuova generazione che può viaggiare alla stratosferica velocità (per il calcio) di 120 kmh. La tecnologia è diventata un aspetto nodale del lavoro tanto che gli “addetti al drone” sono ormai, se pur indirettamente, parte integrante dello staff tecnico, in particolare per verificare i movimenti tattici. Ma non solo. Il nuovo drone ha una funzionalità che sviluppa in maniera ancora più evidente le serate di studio dell’allenatore del Napoli, dà la possibilità di seguire i movimenti individuali di ogni calciatore.
E sempre in tema di tecnologia c’è chi ipotizza il prossimo passo con l’arrivo anche su campi di calcio di quanto è già adottato sulle vetture di F1 per permettere agli ingegneri (agli allenatori) di disporre in tempo reale di immagini e parametri tecnici personalizzati di ogni vettura (giocatore). Ogni giocatore potrebbe quindi venir munito di un piccolo trasmettitore in grado di inviare al computer costantemente i dati telemetrici e parallelamente di guidare il drone per l’acquisizioni di immagini dedicate di ogni giocatore sia riferite agli aspetti sia tattici sia più direttamente tecnico-fisiologici. Non è fantascienza perché già oggi esistono piccoli droni del costo di 300 euro che possono essere guidati grazie ad un computerino inserito in orologio e per seguire dall’alto le persone mentre praticano attività fisica, nelle varie discipline sportive anche in situazioni estreme come gli sport acquatici. E alle riprese dall’alto si sono aggiungono anche le telecamere dedicate in campo: i preparatori dei portieri Nista e Nenci ne hanno a disposizione una fissa per verificare ciò che deve essere migliorato negli esercizi e nei gesti tecnici compiuti da Reina, Rafael, Sepe e Contini. Fantascienza sino a pochi anni fa ed oggi tecnologia capace di soddisfare le più esigenti richieste di chi allena. L’unica barriera appare la fantasia”