In prestito ai friulani dal 2015, il colombiano è un giocatore molto temuto da Sarri.
Con 9 gol totali in 30 presenze stagionali, è questa la miglior annata della carriera di Duvan Zapata. L’ex centravanti del Napoli – in azzurro per due campionati, dal 2013 al 2015 -, in un club di media fascia, dalle non particolari ambizioni e pressioni ambientali – come l’Udinese -, sembra aver trovato la dimensione ideale. Dove sta avendo l’opportunità di esprimere le proprie qualità, con continuità. Caratteristiche apprezzate anche da Maurizio Sarri, che in vista della gara di domani sera non lo fanno stare tranquillo: “Ha grande fisicità ma anche velocità”, ha detto oggi il tecnico partenopeo nell’incontro stampa.
Doti che un pò mancano in questo Napoli e che potevano far comodo. Per provare a “sporcare” a propria volta partite già “sporche”, scorbutiche; per allungare la squadra in difesa di un vantaggio esiguo; per scardinare il muro difensivo degli avversari in match più bloccati. Peccato, però, che “chiese lui la cessione”, ha rivelato Sarri. Duvan, di fatto, avrebbe rifiutato di ricoprire un ruolo da comprimario: all’epoca, era Gabbiadini la prima alternativa ad Higuain; il suo impiego sarebbe dunque stato a dir poco residuale.
A giugno Zapata tornerà all’ombra del Vesuvio, causa fine prestito: a quel punto, si ritroverebbe di fronte due centravanti veri e propri come Milik e Pavoletti e, chissà, anche uno di quelli atipici, Mertens. Come si suol dire, “se tanto mi dà tanto…”, il futuro di Zapata sarà ancora lontano dall’azzurro.