Il tecnico partenopeo in conferenza stampa ha analizzato i moduli adottati fino a questo momento e si è espresso sul ruolo dell’attaccante bergamasco. Manolo Gabbiadini è certamente uno degli attaccanti italiani più promettenti.
Dopo essere stato acquistato a gennaio dalla Sampdoria, realizzando in maglia azzurra ben otto reti in pochi mesi, per il centravanti bergamasco questa doveva essere la stagione della definitiva consacrazione.
L’arrivo di Sarri e la mancata partenza di Callejon hanno però ribaltato le previsioni.
Manolo è partito quasi sempre dalla panchina nelle amichevoli estive ed anche a stagione in corso le cose non sono cambiate.
Solo contro l’Empoli è stato schierato dal primo minuto realizzando due assist fondamentali per il pareggio contro il club toscano.
Oggi Maurizio Sarri ha chiarito, in parte, il perché delle sue esclusioni:
“Manolo può giocare sia sull’esterno che centravanti. Sta migliorando la sua condizione atletica, ma secondo me gioca meglio con una punta vicino e non nel 4-3-3”.
Parole chiare ed inequivocabili: l’attaccante azzurro si esprimerebbe meglio avendo al suo fianco un centravanti ma, adesso che la squadra inizia a garantire un gioco offensivo di qualità ed un buon equilibrio in fase di non possesso con il 4-3-3, per Gabbiadini, al momento, non c’è posto.
Tocca a Sarri gestire l’ex calciatore della Sampdoria e sfruttare il suo talento nel nuovo modulo.
Sarri su Gabbiadini: “Lo vedo meglio con una punta al suo fianco che nel 4-3-3”
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