Maurizio Sarri, nella conferenza stampa pre-gara con l’Udinese, ha dispensato ancora una volta lodi e riconoscimenti ad un calciatore al quale non rinuncerebbe mai. Josè Maria Callejon, ormai lo conosciamo tutti, è uno di quelli che raramente ruba l’occhio per la giocata di fino, eppure si dice farebbe comodo a qualsiasi allenatore. E’ il nostro equilibratore – ha voluto ancora una volta sottolineare il tecnico del Napoli – è fondamentale e lo è stato per tutta la stagione.
Utile in appoggio alla manovra, meno efficace quest’anno nella finalizzazione, di Callejon si può discutere tutto, men che sia preziosissimo per il sacrificio e la voglia impiegate nell’aiutare i compagni quando non sono in possesso palla. Non solo tagli a dettare il passaggio ai compagni e ad eludere quasi sempre il tentativo degli avversari di farlo pescare in off-side, Callejon è il primo degli attaccanti ad aggredire i portatori di palla e a ripiegare sulla linea dei centrocampisti, se non di quella difensiva, quando c’è da proteggersi.
Peccato per i gol realizzati in questo campionato, non tanti, per la verità: solo 5 per uno che al primo anno in Italia ne fece ben 15. In parità, invece, fino ad ora, il numero di assist rispetto a due stagioni fa: 6 effettivi quando mancano ancora 8 giornate. Questo il contributo, in termini statistici, apportato alle attuali 62 realizzazioni totali di tutta la squadra azzurra in Serie A.
Quale, invece, il valore del lavoro ‘sporco’, fatto di corsa e doppie marcature? Inestimabile! Spesso, putroppo, non sempre apprezzato ed elogiato per quanto meriterebbe. E allora Sarri bacchetta: Molti parlano solo in base ai gol fatti ma lui fa ben altro, che vedono in pochi.