Su Higuain: “Higuaín è un ragazzo leale, gli ho parlato chiaramente e gli ho detto che per me era un giocatore pigro, potenzialmente l’attaccante centrale più forte del mondo ma se non cambiava atteggiamento non lo sarebbe mai diventato. Lui era in parte concorde con questo tipo di valutazione, era consapevole di essere in certe situazioni un po’ pigro e quindi non riusciva a sfruttarsi al 100%. Abbiamo parlato chiaramente ed è venuto fuori un bel rapporto, diretto e schietto e probabilmente questo gli dà motivazioni.”
Qual è l’aspetto più importante che lei non vorrebbe mancasse mai alla sua squadra per potersi giocare lo Scudetto fino all’ultima giornata? “Non sappiamo se possiamo giocarci qualcosa o meno, siamo in un periodo positivo però prima abbiamo avuto tre o quattro partite in cui abbiamo fatto fatica a fare risultato. Essere tosti per un mese riesce a tutti, per sei mesi a pochi e per dieci mesi a pochissimi. Quindi vorrei che alla squadra non mancassero mai l’applicazione e la voglia di fare risultato avute stasera, oltre all’equilibrio tattico senza il quale non si fa una serie di risultati.”
Sulla linea difensiva e i due centrali: “Albiol è cresciuto partita dopo partita, ha fatto fatica all’inizio mentre è in crescita da tante partite. Lo stesso ha fatto Koulibaly che stasera era più stanco perché era l’unico che ha fatto 90′ giovedì in Danimarca. La linea difensiva è cresciuta, secondo me ci sono ancora margini per migliorare. Ora la squadra la protegge molto di più rispetto all’inizio del campionato e questo li facilita. Devono migliorare a riprendere campo quando gli avversari li abbassano.”