L’allenatore del Napoli ha parlato ai microfoni di Premium Sport dopo il vittorioso derby col Benevento.
“Dopo mercoledì la richiesta era un grande approccio oggi e i ragazzi sono stati bravi, hanno fatto un primo tempo di alto livello e nel secondo hanno controllato senza problemi la gara. La risposta era quella che volevamo, conoscendo questo gruppo me l’aspettavo: la squadra ci ha abituato a questo. Se il Napoli gioca sempre così può arrivare allo Scudetto? l’obiettivo deve essere quello di giocare sempre come il primo tempo di oggi, e contro la Lazio. Non si può pensare più avanti, spero quindi che mercoledì si faccia lo stesso di oggi.
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Mertens già vero centravanti dopo un anno? numericamente è già a livelli altissimi, a quelli dei più grandi attaccanti del mondo. Perchè in Champions l’ho messo in panchina? perchè speravo che la gara rimanesse in equilibrio e l’ingresso di Mertens poteva essere una mossa importantissima come col Benfica l’anno scorso. Se non fosse andato via Higuaín avremmo venduto Mertens? penso proprio di no, Dries ha avuto una evoluzione da centrale ma da esterno ci ha risolto tante cose ed era comunque già un giocatore importante. Hamšík? mi è sembrato in ripresa ma deve fare ancora squadra, il secondo rigore volevamo farlo tirare a Marek soprattutto per il record, ma Mertens ha fame di reti ed è stato giusto accontentarlo.
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Negli ultimi mesi il Napoli mi ha dato la sensazione di essere migliorato mentalmente, nella partita di Coppa è venuta meno questa cosa e non vorrei che inavvertitamente questo gruppo punti più al campionato che alla Champions: per me sarebbe un grande errore. Il campionato italiano è poco allenante per l’Europa? penso di no, penso che nel nostro torneo ci siano tante gare dure rispetto ad altri campionati, forse solo in Inghilterra ci superano. Poi noi affrontiamo spesso squadre di paesi che tutelano le loro squadre in Europa”.
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