Il tecnico ha rilasciato delle dichiarazioni durante la cerimonia per l’assegnazione del Premio Bearzot.
“Credo che la tifoseria del Napoli sia molto matura, ha sempre accompagnato la squadra per tutta la stagione, ha accettato con molto entusiasmo una stagione senza vittorie, reagendo bene anche a qualche risultato no, magari alcuni pareggi sfortunati. Per me tutto questo significa che c’è molta cultura, quindi il Premio lo dedico in primis a loro, visto che purtroppo quest’anno non sono riuscito a dargli un trofeo che meritano e che vorrei io per primo. Voglio condividere il premio con tutti, anche con Aurelio De Laurentiis.
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Voglio dire però che ci siamo divertiti molto quest’anno, tutti, pensate che quando esco di casa per andare al campo di allenamento non penso mai che sto andando a lavoro. Faccio un plauso anche ai miei calciatori, si divertono e fanno divertire: sono uomini finiti fuori e bambini dentro. Va bene.
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Abbiamo dutto, quindi nessuno di noi si sente sconfitto. Purtroppo però ho fatto mancare delle cosa alla mia famiglia, dando molto tempo al gioco del calcio. Questa è una passione folle che porta purtroppo a fare alcuni sacrifici. Se sono arrivato fin qui oggi devo ringraziare anche il presidente Tavecchio, ho allenato nella sua Serie D e molte gare erano difficili più dell’attuale Serie A. Ho visto però nuove cose, un’aria nuova, negli ultimi tempi nel campionato, tutte hanno giocato fino all’ultimo, peccato per il gap economico rispetto ad altre Nazioni, nonostante questo restiamo competitivi”.
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