Al Gran Galà dello Sport, al ritiro del premio intitolato a Corrado Viciani, ha parlato l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri.
“Sono stato un giocatore mediocre, ma tornare qui 40 anni dopo mi rende orgoglioso – sono le parole riportate da Sportitalia – Da bambino avevo il sogno di allenare, quando la Ternana era in Serie A andavo a vederla perché ero affascinato dal gioco. Nel calcio di oggi si gioca ogni tre giorni e c’è poco tempo per lavorare sul singolo; io sono sempre per dare priorità alle idee, e dopo 15/20 oggi riesco a plasmare i giocatori con la mia idea di calcio.
Mourinho: “È un animale da spettacolo. Simpatico e coinvolgente in storie nelle quali però non voglio entrare”.
Immobile: “Arrivava da un infortunio al perone che gli ha portato problemi muscolari e questo ci ha fatto perdere punti. Ma non possiamo usarla come scusa. Nelle ultime 5 partite abbiamo recuperato 7 punti a squadre che lottano per la Champions. Immaginate cosa può succedere nelle prossime 11″.
Italiane in Europa: “Si può discutere su quanti club rappresentino il calcio italiano perché tra Napoli, Inter e Milan ci saranno 5/6 italiani, ma il nostro calcio non è morto. Io alla Lazio sto litigando per avere giocatori italiani”.