Maurizio Sarri ha parlato in esclusiva a Mediaset Premium prima della conferenza stampa per la partita contro lo Shakhtar.
“Dobbiamo pensare a fare prestazione, la prima partita di un girone è sempre condizionante, quindi è importante. Dobbiamo concentrarci sulla prestazione. E’ una partita difficile contro una squadra di grande tecnica che attacca a pieno organico e ci può creare delle difficoltà mostruose. Il primo passo è proprio non andare in difficoltà, dobbiamo approcciare bene ed essere ingrado di tirare fuori il nostro modo di giocare per mettere anche loro in difficoltà.
Il primo tempo di Bologna mi sono arrabbiato perchè la prestazione non era all’altezza delle nostre possibilità. Abbiamo sbagliato più del solito, merito anche loro, ma alla fine abbiamo trovato il risultato.
Il fatto che cambiamo poco è un luogo comune sbagliato. L’anno scorso abbiamo utilizzato 24 giocatori e siamo stati tra le squadre che ne ha cambiati di più. Che cambi farò? Vediamo se cambiamo le maglie.
Non vogliamo andare troppo in là, dobbiamo arrivarci alla fese ad eliminazione. Ce la giochiamo con una squadra come il Manchester City, il Feyenoord che per essere di quarta fascia è di grande qualità e lo Shakhtar che è molto sottovalutata dalla stampa italiana per poca conoscenza secondo me. Dobbiamo vincere domani e vedere poi se riusciamo a superare il girone.
Siamo una squadra con giocatori molto tecnici e questo può interessare. Ma a noi non deve interessare, le squadre sono delle mode e magari tra qualche mese non ci penserà più nessuno. Ma si, siamo una squadra intrigante.
Purtroppo per motivi anagrafici, quello a cui Maradona emoziona di più sono proprio io. I miei giocatori sono nati dopo gli anni ’80, quindi dopo che Maradona è stato a Napoli. Io no e quindi ho delle emozioni forti. Questo è normale, per la mia generazione è stato un idolo e continua ad esserlo”.