L’allenatore del Napoli è nato a Napoli, è costantemente alla ricerca della perfezione ed è ossessionato dalla bellezza.
Un uomo così non potrà mai essere misogino o sessista perché la bellezza è femmina ed è nato nella città più femmina che ci sia al mondo.
Maurizio Sarri è riuscito a riempire, ancora una volta, di bellezza gli occhi dei napoletani anche se la sua soddisfazione più grande sembrerebbe un’altra:
“La cosa che più mi riempie di gioia è stato aver reso di nuovo orgogliosi i napoletani di questa squadra”
Giusto ma è importante renderli orgogliosi sempre, facendo attenzione a non inciampare nelle parole.
Ci vogliono applicazione e concentrazione, come quelle che richiede ai calciatori in campo ma il risultato è alla sua portata.
La bellezza non può essere contaminata da battute infelici , parole volgari o risposte poco educate.
La Bellezza è capace di riempire il cuore, sollevare lo spirito, rendere tangibile la felicità e questo popolo ha bisogno di felicità.
La bellezza esige rispetto, come il lavoro e questi sono valori che Maurizio Sarri conosce e apprezza.
Ha sbagliato e mancato di rispetto ad una lavoratrice prima che a una donna, problema di categoria e non di genere.
La faccenda è stata sgradevole ma l’intelligenza e il garbo di Titti Improta hanno evitato, altrettanto sgradevoli, strumentalizzazioni, di cui facciamo tutti volentieri a meno.
Mentre si abbassa il polverone, piano piano si schiarisce l’orizzonte e il gran vociare si attutisce.
Un’altra tempesta sta passando tra un po’ tornerà la luce e ricomincerà il lavoro lì dove era stato interrotto.
Alla bellezza non piace aspettare ed ha un impegno da onorare.