In attesa di sapere cosa succederà con il Chelsea, Sarri si è rifugiato a Castelfranco Di Sopra.
La cittadina dove è cresciuto, dove si sente al sicuro e meditare su cosa potrebbe succedere se non venisse pagata la clausola.
Intorno a lui c’è la famiglia e gli amici a cui lui ha fatto una richiesta a chi gli ha chiesto del Chelsea e della clausola: “Questo non è il momento di parlare”. Sarri vuole solo tranquillità, i pensieri sono tanti e non vuole averne altri.
Gli amici che chiedono qualcosa dicono: “Non gli si può nominare né il Napoli, né il Chelsea”. Tutto ciò fa capire quanto sia delicata la situazione.
Il paese gli ha regalato una targa per i tempi trascorsi alla Faellese, sale sul palco al momento della consegna, sorrisi e racconti di ricordi del 1992 quando allenava la squadra. A fine serata stringe le mani ai presenti e se ne va. A casa lo attende Ciro, l’amico a quattro zampe e chissà se almeno con lui farà quattro chiacchiere.
Fonte: Corriere dello Sport