Il padre di Maurizio Sarri, Amerigo Sarri, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Corriere della Sera.
“Maurizio ciclista? Forte in pianura, velocissimo, predisposto per le salite brevi. Smise da esordiente a 13 anni perché gli amici giocavano a calcio e andò anche lui. C’era la fila dei direttori sportivi che non volevano che smettesse. Arrivò dilettante.
Calciatore? Insomma (sorride). Come ciclista poteva fare strada, come calciatore… Aveva un po’ i piedi per conto loro. Era un difensore, uno spogliatore. Uno che con le buone o le cattive non ti faceva passare.
L’allenatore l’aveva nella testa da piccolo. Metteva in corridoio le figurine dei calciatori e gli faceva fare i passaggi.
Da bambino era per il Napoli. Una volta si andò a vedere Fiorentina-Napoli con la 500 targata Firenze. Sull’autostrada i napoletani ci salutavano. All’arrivo mi accorsi che aveva messo dietro un telone “Forza Napoli!”. Si andò in curva con i napoletani, ma la Fiorentina vinse 2-0″.