Il tecnico partenopeo si è espresso anche sul ritorno tanto, forse anche troppo atteso, del “Pipita” al San Paolo.
Quello di Higuain è entrato di diritto nell’elenco dei peggiori “tradimenti” della storia del calcio.
Un calcio però che negli ultimi anni ha confermato sempre di più un trend poco affascinante per tutti gli amanti nostalgici di questo sport. Le cessioni, i trasferimenti di bandiere e top player alle rivali storiche sono ormai diventata una routine.
Ecco che le dichiarazioni del mister, in quest’ottica, mirano proprio ad evidenziare che quella di Higuain, è un’altra pagina di questo calcio che vede sempre di più venir meno bandiere e sentimenti.
“Higuain conosce l’opinione che ho di lui e questo mi basta, non ho bisogno di dimostrarglielo prima della gara in un momento emozionalmente grande, domani sarà un avversario come tutti gli altri. Anche se purtroppo è più forte di tutti gli altri”.
Si potrebbe discutere per ore sui silenzi, i motivi e soprattutto sul modo con cui Gonzalo è andato via. Ma a che pro? E soprattutto, cosa ne viene ad un Napoli che, nei numeri, è addirittura cresciuto dal punto di vista offensivo?
Si viva l’evento dunque, si sostenga la squadra e, sopratutto, si fischi Higuain con la stessa forza con cui si fischierebbe un avversario temibile.
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