Il tecnico azzurro e “l’invenzione” del belga come prima punta.
Ad una giornata dal termine del campionato l’ex attaccante del Psv ha la possibilità di conquistare il titolo di capocannoniere della Serie A.
Un traguardo del tutto inaspettato ad inizio stagione. Sia per le qualità del belga, che è stato sempre “condannato” ad essere considerato un calciatore in grado di incidere solo a partita in corso, e sia per il ruolo da esterno che si è ritagliato in tutti i club in cui ha giocato.
Gran merito della sua valorizzazione come prima punta pura, va riconosciuto a Maurizio Sarri che però in conferenza stampa ha precisato un aspetto importante:
“Higuain e Mertens cannnonieri? Sono due cose che ti gratificano. Gonzalo è un fuoriclasse assoluto e c’era bisogno solo di rirare fuori cosa gli hanno dato i suoi genitori. Mertens una genialatà? Forse è un limite nostro non averlo visto negli anni passati. Me compreso tutti gli allenatori di Dries lo hanno valutato come fenomeno quando entrava a partita in corso…invece siamo stati tutti dei co****ni”.
Una differenza sostanziale quella con il Pipita: l’argentino, le cui doti e caratteristiche non erano in discussione, aveva bisogno di qualcuno che riuscisse a fargli esprimere le sue qualità ben note.
Per Mertens invece potrebbe essere stato più un limite di tutti i suoi allenatori, compreso quello del tecnico azzurro, più che una genilata tardiva.
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