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Sarri ed il turnover: “Non si tiene conto dei minuti giocati nelle coppa”

Le accuse e le critiche, che ultimamente piovono su Sarri, hanno come oggetto principale la poca rotazione dei calciatori in campionato, ecco come ha controbattuto l’allenatore in conferenza.

C’è sicuramente una ragione sul rallentamento del Napoli nel mese di febbraio. Alcuni giurano di vedere una squadra stanca, questo a causa di una rosa poco ampia e di un turnover che in campionato non c’è. Maurizio Sarri respinge questa teoria, per lui il principale indiziato è la sfortuna che ha colto il Napoli in quest’ultimo mese, e come dargli torto:

“In Italia si dice sempre che il problema è fisico – ribadisce Sarri -, ma leggo i dati e non è assolutamente così poi le opinioni degli altri si rispettano ma il problema non c’è. Vedo un pizzico di malasorte nei gol presi ma la squadra viene da una grande prestazione nella gara con la Fiorentina dove potevamo vincere”.

Il problema non è quindi un abbassamento della condizione ma forse qualcosa di più importante, ed addirittura profondo e pericoloso, cioè un calo mentale. Una deviazione, quella di Juventus – Napoli, non può cambiare una stagione. Per Sarri non è una questione fisica anche perché il turnover è stato fatto nelle coppe:

“Parlare di pochi calciatori utilizzati in campionato senza tenere presente i minuti giocati dagli stessi nelle coppe e con le nazionali non ha senso. La stanchezza si accumula a prescindere da dove giochi”.

Ad ognuno il suo, questo va ammesso. Se è vero che in campionato Sarri cambia pochissimo è vero anche che nelle coppe aveva fatto ampio utilizzo delle seconde linee. La ricetta per uscire da questo terribile periodo, dal punto di vista dei risultati chiaramente, è ritrovare la concentrazione perché questo Napoli ha gamba. Almeno per le statistiche.

 

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