Ecco cosa intendeva il tecnico del Napoli in un passaggio preciso della conferenza stampa odierna. Nella conferenza stampa in vista di Empoli-Napoli, tenutasi oggi a Castelvolturno, Maurizio Sarri ha parlato di vari argomenti e risposto a diverse domande. Una delle fasi più discusse è stata quella relativa a una risposta riguardo la pericolosità della sua ex-squadra: “Si affronta una squadra che saremo noi fra 3 anni. Hanno tre anni di lavoro, stanno proseguendo sulla stessa strada. È una squadra tatticamente estremamente evoluta.” Con questa dichiarazione, Sarri ha affermato l’importanza della continuità della gestione tecnica in una squadra di calcio. L’Empoli è guidato da Marco Giampaolo, tecnico arrivato a luglio ma che non ha cambiato pressoché nulla, continuando il lavoro iniziato da Sarri nel 2012. Il Napoli dopo due anni di Benitez, successore a sua volta di Walter Mazzarri, sta lavorando dal ritiro di Dimaro per acquisire i dogmi del gioco di Sarri. La squadra partenopea è stata protagonista di ben due rivoluzioni tattiche dall’estate del 2013 a quella del 2015. Prima il passaggio dal 3-4-2-1 di Mazzarri al 4-2-3-1 di Benitez, poi quest’estate la scelta di Sarri che adotta il 4-3-1-2. Oltre al modulo, ciò che conta di più sono gli automatismi che una squadra come il Napoli non può avere, a differenza dell’Empoli. Il calcio di Sarri prevede che i calciatori si trovino a memoria con movimenti ben precisi, complicati da acquisire in tempi brevi.
In Italia è evidente l’esempio della Roma, che alla terza stagione con Garcia sembra aver trovato la quadratura del cerchio tatticamente, mostrando contro la Juventus un gioco che difficilmente si era visto nelle precedenti due stagioni. Non erano mancati discreti risultati, con picchi importanti che in ogni caso non hanno portato a nessun trofeo. La stessa Juventus ha cambiato molto durante questa sessione di mercato, cosa che non aveva fatto lo scorso anno. Allegri, appena arrivato sulla panchina bianconera tra lo scetticismo dei tifosi, aveva scelto di proseguire sulla strada tracciata da Conte – salvo rare eccezioni – e questo, insieme al proprio lavoro, l’ha portato a sfiorare il triplete vincendo Scudetto e Coppa Italia e arrivando in finale di Champions League.
Sarri è consapevole che per ottenere il massimo dalla propria squadra dal punto di vista tattico non basterà una stagione e che le squadre con meccanismi consolidati avranno un vantaggio importante in ogni partita, a prescindere dal valore tecnico dei calciatori che nel caso del Napoli può risolvere i problemi legati a questa nuova rivoluzione tattica. L’Empoli ha messo in difficoltà il Milan nell’ultima giornata di campionato, sfiorando il pareggio e dominando per larghi tratti una partita condotta magistralmente dal punto di vista tattico. Nulla osta che il Napoli ottenga sin da subito grandi risultati, ma dal punto di vista del gioco l’allenatore toscano d’adozione è molto ambizioso. Se Sarri avrà la possibilità di coltivare questa ambizione, fra tre anni vedremo una squadra tatticamente organizzata come l’Empoli e con la tecnica dei calciatori azzurri. Nel frattempo, i tifosi azzurri sperano che arrivino risultati convincenti a placare le polemiche scaturite da un avvio in salita.