L’incontro fra presidente e allenatore ancora non è avvenuto. Tante le ipotesi.
Siamo ormai davvero all’analisi quotidiana ma è inevitabile fin quando Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri non si incontreranno. Il silenzio che gira intorno a questa vicenda, fatta eccezione per le dichiarazioni di ieri a “Football Leader” di Guido Baldari, acuisce il rumore mediatico che si fa più forte con ipotesi e rumors. Tutti scrutano, tutti osservano, tutti ipotizzano.
L’incontro con relativo accordo, che quasi doveva essere una formalità, non si è ancora concretizzato e lascia il via libera ad ogni tipo di scenario. A quanto racconta la “Gazzetta dello Sport“, potrebbe essere oggi la volta buona per il faccia a faccia negli studi della Filmauro. Sempre secondo la “rosea”, Sarri sarebbe molto contrariato per essere arrivati all’incontro solo a fine maggio, inoltre vorrebbe una modifica del suo contratto: raddoppio di stipendio (da 700.000 euro a 1,4 milioni) per i prossimi due anni, abolizione della clausola unilaterale e premi legati ai risultati ottenuti.
Anche “il Mattino” fa le sue ipotesi, conferma un Sarri nervoso per il mancato summit ma soprattutto annuncia un Aurelio De Laurentiis che avrebbe già depositato il contratto, con il rinnovo automatico unilaterale per la prossima stagione. Secondo il quotidiano partenopeo, il Presidente avrebbe solo fatto valere un suo diritto stipulato lo scorso anno con Sarri, ma quest’ultimo non l’avrebbe presa bene.
Nel frattempo l’allenatore ieri è stato visto nel centro dello sportivo dell’Empoli. Nel pomeriggio lo storico magazziniere dei toscani Giancarlo Fontanelli ha pubblicato una foto su Facebook del mister con l’altro magazziniere empolese Riccardo Nacci. Un pò di relax fra vecchi amici per Sarri, prima del “fatidico giorno”?
Di fatto la situazione non è propriamente tranquilla, la speranza è che il bene primario del futuro del Napoli unisca presidente e allenatore verso un unico obiettivo, magari smussando alcuni punti. La reciproca stima professionale può, di certo, superare eventuali altri problemi legati alla comunicazione ed a differenze caratteriali, così come le palesi divergenze, il Napoli formato Champions merita di vederli ancora insieme.
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