L’allenatore del Napoli è pronto ad affrontare una stagione importante in campo italiano ed europeo.
Responsabilizzare la squadra. Convincersi di essere grandi anche senza quella che è stata la stella più luminosa della scorsa stagione. Questa, la ricetta di Maurizio Sarri, intervistato dal Corriere dello Sport, per superare l’asticella posta a quota 82 punti durante l’ultima Serie A. Con Higuain, l’uomo da 36 reti, passato dal Napoli alla Juventus – squadra che l’anno scorso ha totalizzato 28 vittorie nelle ultime 30 partite – l’impresa sembra proibitiva, ma Sarri ha delle certezze. Ripartire dal gioco, probabilmente il migliore nel campionato italiano, per costruire qualcosa che sarebbe più di un trionfo.
Dalla delusione di non aver ricevuto neanche un saluto da Gonzalo Higuain, portato a splendere come una supernova come mai prima di quel momento, scaturisce la voglia di reagire. Con determinazione, metodo e costanza. Dando alla squadra la convinzione di essere forte, per arrivare a convincere l’Italia e l’Europa. Facendo del proprio tallone d’Achille una nuova forza: «Cosa ho detto alla squadra? Poche parole: non ci piangiamo addosso; non abbiamo alibi; siamo forti; e l’anno scorso abbiamo giocato tre partite senza di lui e fatto sei punti: non male, mi pare». Una dichiarazione d’intenti, una presa di posizione preventiva atta a evitare ogni possibile rilassamento a una squadra che può fare grandi cose. A sentire Sarri, le premesse ci sono. Il mercato e il lavoro aiuteranno a trasformarle in realtà.
Comments
