Intervistato da Sky nella rubrica “Mister Condò”, Sarri si racconta. Terza parte in cui parla di Higuain e di Insigne, due talenti a cui è molto affezionato.
“Noi allenatori abbiamo l’obbligo di dare ordine alla squadra e di preparare certe situazioni. Ma il talento si deve lasciare esprimere. A volte vinci la partita grazie a un colpo di talento nonostante abbia preparato tanti schemi su ogni situazione. Io un giocatore che prende un’iniziativa coraggiosa e importante, anche se non ha il talento per poterla fare, non lo rimproverò mai”.
La terza parte dell’intervista di “Mister Condò” a Maurizio Sarri si apre con il tecnico azzurro che parla di talento e di come debba essere non solo preservato, ma incoraggiato. E parlando di talento, impossibile non fare riferimento a Gonzalo Higuain.
“E’ l’attaccante più forte del mondo. L’abbandono è stato un momento brutto. Mi potevo aspettare la Premier, non mi aspettavo la Juventus. Per un po’ non l’ho sentito e non lo volevo sentire. E’ stato come quando ti fa arrabbiare un figlio, lo sbraneresti ma resta sempre tuo figlio. Io a Gonzalo gli devo molto ed è una persona a posto che ha fatto una scelta discutibile. Alla fine gli voglio bene”.
Chiusura per un altro talento che Sarri ha a disposizione e che, a detta sua, gli fa un’imitazione perfetta, Lorenzo Insigne:
“E’ un ragazzo solare. E’ un sorridente alla vita, ti fa sentire bene. Va in eccesso a volte, quindi va ricondotto al giusto modo di comportarsi. Ma è uno a cui ti affezioni con facilità. Anche da lui pretendo molto, perchè anche lui è un talentuoso ed ho la sensazione che potrebbe fare di più”.