- Finisce 0-0 il match tra il Napoli e la Dinamo Kiev, gli azzurri non vanno oltre un pareggio a reti inviolate che rimanda all’ultima partita, thriller, il verdetto finale.
Una partita per lunghi tratti noiosa, giocata dal Napoli in maniera scolastica senza quelle accelerazioni che avrebbero potuto aprire la difesa ucraina.
La Dinamo ha fatto una partita attenta, con una buona applicazione in fase difensiva ma nulla di più, eppure, questo è bastato agli ucraini per portare casa un pareggio inutile per la classifica ma buono per l’onore.
Questo il commento di Sarri in press conference:
“Il risultato di stasera, pareggio o vittoria non cambiava niente, noi siamo, comunque, obbligati al pareggio a Lisbona e questo ha sicuramente condizionato la prestazione dei ragazzi.
Ovviamente è sbagliato perché bisogna essere immuni dai condizionamenti ma, purtroppo è stato così.
Sono convinto di gestire al meglio la rosa nelle competizioni che giochiamo, altrimenti farei altre scelte.
La prestazione mi è piaciuta a tratti, sicuramente, ripeto, è stata condizionata dal risultato della partita tra il Besiktas e il Benfica,
abbiamo iniziato il riscaldamento con il Benfica in vantaggio e iniziato la partita con il pareggio.
Se faremo bene in fase difensiva riusciremo anche a vincere più facilmente le partite perché ci servirà segnare meno gol.
Mertens mi sembra leggermente calato di condizione a prescindere dal ruolo. Eppure di Mertens me ne servirebbero 2/3 ed ho tanta nostalgia del Mertens che si alzava dalla panchina a match in corso e mi risolveva le partite.
La Dinamo è più difficile da affrontare in trasferta che in casa, certo se avessimo sbloccato la partita sarebbe stato tutto più facile.
Il Napoli non deve darmi garanzie sull’acquisto di un attaccante, mi confronto tutti i giorni con il Direttore Sportivo che conosce perfettamente il mio parere.
Il nostro pubblico ci è sempre vicino e se mi dite che qualcuno ha fischiato, io non me ne sono accorto. Di sicuro il nostro pubblico che è straordinario deve avere un po’ di pazienza. Oggi è importante restare uniti perché il futuro potrebbe essere bello.
Pavoletti è un giocatore del Genoa e non mi permetto di esprime un giudizio su un calciatore di un’altra società.
Se crossiamo bene possiamo segnare anche giocando in questo modo ma il nostro segreto deve essere che gli attaccanti si scambino posizione in velocità per non dare punti di riferimento.
Fisicamente nelle ultime partite abbiamo avuto ottimi dati, quello che può fare la differenza è la motivazione, quando però sai che pareggiando o vincendo non cambia niente, puoi avvertire di più la stanchezza perché ti manca lo sprint”.