Maurizio Sarri coccola i suoi gioielli, un tridente che avrà sognato di gestire nella sua carriera e con il quale spera di togliersi tante soddisfazioni Un Maurizio Sarri che, con la sua consueta semplicità, ha toccato diversi punti durante la conferenza stampa odierna. Parlando della difficoltà e delle insidie della gara contro i viola è sceso nei dettagli soffermandosi sui singoli ed in particolare sui suoi campioni. Ha parlato, dapprima, di Lorenzo Insigne, sul quale ha ribadito che dovrebbe essere a disposizione del gruppo, forse non proprio al 100% ma comunque pronto per scendere in campo contro i primi della classe. Quando parla di Gonzalo Higuain sembra sfondare una porta aperta. Si vede da come lo nomina, da come lo coccola, quasi una forma di venerazione quella del Mister nei confronti del Pipita:”domani spero che sia determinante”. Ultimo, ma non meno importante, Jose Maria Callejon, un calciatore che era sul punto di partenza ma che, già dal ritiro di Dimaro, a dispetto di chi diceva che desiderava andar via da Napoli, ha saputo conquistarsi la stima e la fiducia del tecnico toscano. All’inizio ha giocato, probabilmente, anche un po’ in un ruolo non proprio congeniale, quello di seconda punta. L’avevamo visto fare, in qualche occasione, la prima punta con Benitez ma, la cosa che ha impressionato mister Sarri è stata la capacità tattica dello spagnolo che diventa il primo difensore della squadra. Ne è consapevole il tecnico toscano che ha dichiarato:”L’equilibrio viene dato anche da Callejon che sta diventando fondamentale per noi per disciplina ed attenzione tattica”. Non saranno sfuggiti nemmeno i suoi tagli a dettare il passaggio in verticale, caratteristica peculiare del gioco di Sarri. Due gol e due assist in questa stagione oltre a tanta, tanta corsa ed abnegazione al sacrificio. Un Callejon, dunque, che si erge a protagonista di questa rosa, dopo esserlo stato nella scorsa gestione e, forse, per troppe volte contestato da quanti lo volevano fuori squadra in periodi dove è mancato il suo contributo in zona gol ma non quello evidenziato proprio dal tecnico toscano di essere giocatore a tutto campo.
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