Il tecnico è concentrato solo sulla partita.
Sarri non ammette distrazioni dalla sua squadra. Figuriamoci da se stesso. La sua testa è solo al Milan: il suo è un lavoro, quotidiano, focalizzato solo sul campo. Quello ha l’esclusiva. E da lì non si scappa, non ci si muove di un centimetro. Al mercato non ci pensa nemmeno: “non ce la faccio” – ha ammesso anche oggi in conferenza stampa.
“Le voci non mi interessano. Se me ne importasse, non riuscirei a preparare bene la gara”. Ormai lo conosciamo Sarri: allena quelli che ha disposizione. Magari – proviamo ad azzardare -, le sue valutazioni le farà in “camera caritatis”. E non potrebbe, poi, essere diversamente: un allenatore deve sempre avallare o meno un determinato profilo (tecnico) di mercato.
Così, di Rog, Maksimovic e Kalinic non parla: “sono tesserati di altre squadre. Non so se arriveranno”. E’ chiaro il pensiero di Sarri: ci sono Presidente e direttore sportivo che lavorano alle trattative. Il loro compito è centrare l’obiettivo di mercato di turno. Quello di Sarri non può non essere il match col Milan.
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