Le dichiarazioni nella consueta conferenza stampa pre-gara Champions dell’allenatore del Napoli.
“Milik è stato sfortunato, sfortunatissimo, ma non dobbiamo piangerci addosso, di certo sono arrabbiato per il terreno di Ferrara. Ci prendiamo in giro quando parliamo di lavoro ma giochiamo ogni 70 ore per 20 giorni e negli altri 11 i calciatori sono in Nazionale. Le selezioni non possono avere 33 giorni su 90 i calciatori. In questo momento capisco perchè gli allenatori parlano solo di mercato e non di lavoro, perchè il lavoro a questi livelli non esiste più.
Il campionato a 18 o 20 squadre ha il contro di togliere un sogno a tantissime città, e di ridurre il numero di potenziali appassionati di calcio nel lungo periodo. Credo vada puntato il ritiro sulle Nazionali, va concesso un pò di tempo alle squadre per allenarsi perchè questo darebbe anche più qualità alle partite. Se pensi che il Napoli farà una settimana intera di allenamenti da qui a dicembre, pensate a cosa dobbiamo affrontare.
Feyenoord? non capisco perchè con l’Ajax si dice che sono gare difficili e con loro no. Questa è una squadra che domani ci creerà problematiche enormi, ha calciatori di qualità di cui sentiremo parlare, domani il San Paolo deve darci una grossa mano: non è decisiva, ma dopo una sconfitta è importante.
Zapata o Pavoletti venduti potevano fare comodo? vi sembro il presidente o il direttore sportivo? io non ho venduto nessuno, è ipocrisia fare 25 in lista in Serie A e 21 in Champions. Avevamo 2 calciatori per ogni ruolo, il discorso di Milik si può fare anche per un terzino eh, poi bisogna anche capire con che testa resta un attaccante a fare la terza scelta per una maglia. Mi sembra che da noi ci sia la situazione uguale ad altre squadre.
Ieri sono stato tutto il tempo a guardare le partite del Feyenoord, non ho pensato all’infortunio di Milik. Con tutto il dispiacere per il ragazzo penso che a livello collettivo la situazione sia diversa rispetto all’anno scorso, dove lui era punto di riferimento mentre quest’anno il punto di riferimento ce l’ha ancora.
Il Feyenoord è una squadra dinamica con grande alternative di livello, sarà una partita difficilissima e rispetto a sabato la affronteremo con qualche cambio in squadra, due-tre-quattro cambi. La squadra è cambiata rispetto agli anni scorsi, di fronte agli episodi negativi ha delle reazioni caratteriali forti; ovviamente parliamo di soli 40 giorni ma spero sia una caretteristica che resti per tutto l’anno.
L’aspetto disturbante dell’infortunio di Milik è che sabato avevamo fatto 10 minuti stupendi col 4-2-3-1, ci viene negata un’alternativa importante. Callejon penso sia una certezza anche in quel ruolo, a Ferrara ha fatto bene in 6 minuti straordinari, penso che ci dia assolutamente delle garanzie mentre Ounas è un potenziale, che ci dà meno garanzie perchè meno inserito nel modo di giocare e inesperto.
Il Feyenoord è una squadra con un livello di dinamismo elevato, buon ritmo e aggressività, ha tre calciatori di grandissima qualità e che attacca a pieno organico con fisicità. Domani sarà difficile in tal senso, una squadra così può concendere qualcosa agli avversari per forza di cose ma mi piacerebbe tenerli ben lontani dalla nostra area.
L’altra sera vedevo una schermata in tv dove dicevano che abbiamo schierato più giocatori con più minuti medi di gioco, ma il luogo comune dice che Sarri non cambia mai. Che risposte mi aspetto domani dalla squadra se punta realmente più al campionato che alla coppa? inconsciamente potrebbe essere legittimo che una squadra che non vince nulla da 30 anni a livello nazionale che possa puntare al campionato, è un rischio ma pensiamo prima di tutto alla prestazione, solo così si può avere lo stesso livello di determinazione come in Serie A.
Reina sta facendo benissimo, ha preso un gol da luogo comune e si è trovato in una situazione difficilissima a Ferrara, i primi due si sono inchinati in barriera e la palla è passata proprio lì”.