L’ex calciatore dell’Inter Sandro Mazzola, in un’intervista che è possibile leggere in versione integrale sulla “Gazzetta dello Sport” oggi in edicola, racconta l’emozione di ricordare la tragedia di Superga in cui ha perso la vita il padre Valentino.
Questi alcuni passaggi delle dichiarazioni dell’icona del calcio italiano.
“Per me è sempre stato così il 4 maggio: un raccoglimento intimo, un’emozione intensa da non condividere se
non in famiglia. Ecco perché nella mia vita ho evitato con cura di salire a Superga proprio nel giorno della tragedia. Ci sono andato spesso, sia chiaro, ma quando non c’era folla e quindi uno o due giorni prima o magari uno due giorni dopo.
Non ho mai dimenticato la prima volta. Ero nella Primavera dell’Intereper. Avvicinandoci a Torino, vidi il colle e la Basilica: vederli fu traumatico. Da quel momento non capii più niente. Dovettero trascinarmi in campo e giocai probabilmente la peggiore partita della mia vita. Durante e dopo la partita nessuno dei miei compagni
osò dirmi niente. Erano stati informati di quel mio dramma privato.
Le mie celebrazioni di quest’anno? Tra le cinque e le cinque e cinque con la maglia numero 10 del Torino regalata a mio nipote l’anno scorso”.