Il Napoli vince 2-0 a Marassi contro la Sampdoria e raggiunge quota 88 punti, record nella storia del club
Le pagelle degli azzurri:
Reina 6: Poco impegnato oggi, c’è una sola squadra in campo ed è il Napoli, non ha problemi a tenere la porta inviolata
Hysaj 6: Partita discreta in entrambe le fasi
Albiol 7: Bene in fase difensiva, nel primo tempo con un colpo di testa costringe Belec ad una grande parata, nel secondo tempo però Belec non può nulla sullo stacco imperioso dello spagnolo che trova il goal del 2-0
Koulibaly 7,5: Semplicemente monumentale, fase difensiva impeccabile, arriva prima su ogni pallone e gioca con una cattiveria agonistica straordinaria
Mario Rui 6: Poco impegnato in fase difensiva, si sovrappone come sempre in fase offensiva
Allan 6,5: Per lui non esistono amichevoli o partite che non contano, lui mette sempre tutto quella che ha in campo e oggi trova l’assist per il capolavoro di Milik
Jorginho 6: Le sirene di Manchester non lo distraggono, resta concentrato sul Napoli e fa la sua partita
Zielinski 6,5: Partita bella ma non indimenticabile, s
Hamsik 6: Raggiunge 500 presenze con la maglia del Napoli, sempre più nella storia, nella partita di oggi c’è poco da commentare
Callejon 6: Nel primo tempo si divora un goal cercando lo scavino quando aveva tutto lo spazio per trovare il diagonale, giocata di superficialità che fa imbestialire Sarri
Mertens 6,5: Trova il goal ad inizio partita ma gli viene annullato per fuorigioco. Episodio dubbio perchè non è chiaro se il pallone arrivatogli sia stato toccato da Albiol o da un calciatore della Sampdoria
Insigne 6: Se ci fosse un premio per i goal sbagliati davanti alla porta, lui ne avrebbe una collezione. Tante buone giocate ma poca incisività e concretezza
Milik 8: Segna un super goal al primo pallone toccato, poi va a zittire gli imbecilli che dall’inizio della partita hanno fatto cori discriminatori contro una città e contro un popolo intero, costringendo addirittura l’arbitro a sospendere per qualche minuto la partita, ripresa poi grazie all’intervento del presidente Ferrero che ha cercato di placare l’ignoranza di una parte della tifoseria blucerchiata. Il polacco si becca l’ammonizione, ma meritava una medaglia