Il Napoli esce sconfitto dalla Red Bull Arena per 3 a 1; una sconfitta che però non porta gravi conseguenze, dato che gli azzurri passano ai quarti.
Un Napoli che gioca una modesta partita nel complesso; un primo tempo dove ha cercato di imporre il proprio gioco, trovando anche il gol, ed un secondo dove ha dovuto soffrire per via del pressing degli austriaci. Quello che conta però, è il passaggio del turno; e quello è arrivato.
Il Napoli rinuncia ad Insigne all’ultimo, qualche sorpresa nel Salisburgo
Il Napoli ed Ancelotti, rispetto a quanto preventivato, sono costretti a rinunciare ad Insigne proprio all’ultimo; al suo posto infatti ha giocato Mertens. Gli altri interpreti sono gli stessi di quelli anticipati nei giorni scorsi.
Il Salisburgo si presenta con qualche sorpresa; Daka e Junuzovic non partono dall’inizio ed al loro posto ci sono Minamino e Szoboszlai. A parte queste due novità, nessun altro cambio.
Primo tempo intenso, anche da parte del Napoli
Chi si aspettava che il Napoli avrebbe preferito ripartire per sfruttare i buchi lasciati dal Salisburgo, almeno nel primo tempo, si deve ricredere. Le due squadre, sin da subito, hanno cercato di imporre il loro modo di giocare, anche se poi il gol degli azzurri nasce proprio da una ripartenza.
Azione molto veloce, centrale, condotta in maniera perfetta dal Napoli che è anche fortunata nel rimpallo che favorisce il gol di Milik. Il Salisburgo però non ci sta e continua a pressare gli azzurri, trovando il gol sfruttando un errore di Allan in fase di impostazione.
Subito dopo però la squadra di mister Ancelotti reagisce, anche per far provare timore agli austriaci. Il pressin asfissiante ripaga, conquistando molti palloni e creando azioni offensive su tutto il fronte di attacco. In particolare è da segnalare il tiro da fuori area di Fabian Ruiz che prende il palo in pieno.
Gli austriaci non demordono e riprendono a pressare alto e a mettere in difficoltà il Napoli con il possesso palla e cercando di verticalizzare quando possibile. Purtroppo per loro trovano una squadra molto organizzata in difesa, anche se c’è una coppia di difensori centrali inedita.
Il primo tempo si chiude sull’1 a 1, con le due squadre che hanno giocato un primo tempo molto intenso. Ma d’altronde, specialmente nel caso del Salisburgo che deve recuperare lo svantaggio, era quello che ci si poteva aspettare.
Secondo tempo tutto del Salisburgo, ma non basta
Il secondo tempo comincia quasi come una fotocopia del primo, solo che è soprattutto il Salisburgo a fare la partita; infatti entrano con un altro spirito e sono subito pericolosi. Il pressing alto attuato dagli austriaci costringe il Napoli a difendere molto più spesso senza riuscire a ripartire con precisione.
Di conseguenza la squadra allenata da mister Rose comincia a creare azioni offensive una dietro l’altra, sfruttando anche corner e calci da fermo. Sia sulla sinistra con Ulmer sia sulla destra con Lainer, supportati da Wolf e Minamino, gli azzurri cominciano a vacillare un po’.
Il cambio Mwepu-Guldbrandsen da ancora più pericolosità alla manovra offensiva del Salisburo, ed è proprio il nuovo entrato a segnare il secondo gol. Da qui gli uomini di Rose prendono ancora più fiducia e continuano a pressare alto per cercare di ribaltare il risultato, con il Napoli costretto a giocare con il baricentro più basso per difendere.
Con l’uscita anche di Chiriches, a causa di un infortunio muscolare, le cose si complicano per il Napoli; certificato anche dal fatto che Dabbur prende un palo poco dopo. Il pressing asfissiante degli austriaci li ripaga con un terzo gol, proprio quando cominciano i minuti di recupero; a segnare è Leitgeb sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Alla fine la partita finisce 3 a 1 per il Salisburgo, ma ciò non toglie il passaggio ai quarti del Napoli.
Una sconfitta che non nuoce
Il Napoli esce sconfitto dalla Red Bull Arena, e di conseguenza il Salisburgo mantiene l’imbattibilità in casa. Una sconfitta che per fortuna non nuoce così tanto, ma di sicuro ci sarà qualcosa da rivedere per il futuro.
Questo nonostante le assenze pesanti che ci sono state, tra cui quella di Insigne arrivata proprio all’ultimo minuto.