L’ex CT della nazionale Arrigo Sacchi nel suo editoriale che è possibile leggere in versione integrale sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola, ha parlato dell’Europeo dell’Italia.
Questi alcuni passaggi dell’analisi di Sacchi.
“Austria, una “vera squadra” nello spirito, nella collaborazione e nella determinazione, ha messo in difficoltà la nostra Nazionale. Poi gli azzurri hanno preso in mano il gioco compattandosi e sfruttando la migliore qualità tecnica.
Tuttavia, qualcosa non funzionava, gli azzurri erano meno compatti del solito, il campo sembrava troppo lungo e
largo. Purtroppo, sabato sera non sempre siamo stati una squadra organica dove tutti gli undici si sono mossi all’unisono coprendo gli spazi. C’erano problemi anche nel muovere la palla velocemente e nel pressing.
Bonucci non faceva sempre salire la squadra, creando una spaccatura tra difensori e attaccanti.
La Nazionale ha dimostrato carattere ma ora deve ritornare a essere lo splendido collettivo dove tutti gli undici si muovono all’unisono, avanti e indietro, collegati da un filo invisibile che è il gioco.
Roberto è un grande allenatore e saprà che cosa non ha funzionato e per quale motivo nel secondo tempo si è stati in balia di un avversario di minore valore”.