Arrigo Sacchi, allenatore di quel Milan che lottò con il Napoli a fine anni ’80, parla a Sportweek di Diego Armando Maradona.
“Già, ma quanto tu non ci sei come facciamo? Tu sei immenso, ma ci serve il gioco”.
Con questa frase, prima dei saluti e degli auguri di rito, si chiuse la telefonata di Diego Armando Maradona a casa di Arrigo Sacchi nella primavera del 1989 quando El Pibe de Oro chiamò l’allora tecnico del Milan per cercare di convincerlo a sedersi sulla panchina del Napoli al posto di Ottavio Bianchi, il cui rapporto con la squadra si era ormai irrimediabilmente deteriorato.
Arrigo Sacchi racconta quell’epoca così sulle pagine di Sportweek:
“Per avere Maradona avrei fatto follie, è l’unico per il quale sarei stato disposto a passare sopra certe regole. Giocare contro di lui era come affrontare il tempo: sapevi che, prima o poi, faceva gol o lo faceva fare a un compagno. Io credevo, e credo ancora, nel collettivo, nel calcio armonico, nel gioco che deve essere la guida di tutto il gruppo. Lui, con le sue improvvisazioni, era capace di mandare all’aria qualsiasi teorema tecnico. Mai visto uno così. Ma di Maradona ce n’è stato uno solo, il problema sono quelli che si credono Maradona e non lo sono”.
L’articolo completo, sulle pagine di Sportweek.