Rassegna Stampa

Sacchi: “Napoli, lezione di squadra ai solisti della Juventus”

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Arrigo Sacchi, ex allenatore, ha analizzato la finale di Coppa Italia vinta dal Napoli sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.

 

 

“Il Napoli si aggiudica con merito la Coppa Italia sconfiggendo la favorita Juventus. Ha vinto la formazione con maggiore volontà, modestia e spirito di squadra. L’incontro è stato poco divertente e con scarse emozioni, anche il Covid e la lunga pausa non hanno aiutato. La Juventus si è presentata con tutta al propria artiglieria formata da molti solisti e con un gruppo non totalmente motivato. Elementi che non consentono di trasformarsi in squadra collettiva, organica e coesa.

Gli azzurri dopo gli sbandamenti autunnali hanno trovato in Gattuso un esempio di professionalità, modestia a umanità. Così Rino ha trasformato un gruppo in una squadra coesa, collaborante e generosa. Il Napoli ha compreso la lezione e interpretato l’incontro con la modestia massima e la collaborazione. Tutti i giocatori hanno dato il massimo e alla fine era l’unica vera squadra in campo.

I bianconeri hanno immediatamente preso il comando del gioco ma con ritmi e velocità blandi. Il possesso è stato lento, lo smarcamento insufficiente e solo individuale. Pochi movimenti senza palla, scarsi attacchi alle spalle della difesa azzurra. Non soddisfacenti le tempistiche. I tre attaccanti si sono mossi poco e male sia in fase offensiva che difensiva.

Gli uomini di Rino sono entrati in campo preoccupati più di difendere che di giocare. Gattuso dovrà dare più coraggio ai propri calciatori difendendo con tanti ma anche attaccando con molti. Solo in questo modo crescerà l’autostima e la creatività. Gattuso dovrebbe dare uno stile al gioco che comprenda non solo la fase difensiva ma anche la fase offensiva che accrescerebbe conoscenza e ottimismo”.

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