L’ex CT della Nazionale Arrigo Sacchi ha commentato il momento dell’Italia ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
“L’Italia è arrivata al traguardo finale cotta e forse con un po’ di presunzione figlia del successo estivo. Hanno sopperito a qualche carenza tecnica con l’entusiasmo e con la brillantezza atletica. Ora non è più quell’Italia. Credo che per tornare grandi si debbano ritrovare entusiasmo, modestia, volontà e, perché no, anche intelligenza.
La gloria si conquista giorno dopo giorno, con il sudore e con la fatica. Abbiamo perso per strada la generosità, la voglia di fare una corsa per aiutare il compagno, la brillantezza fisica, e di conseguenza anche l’entusiasmo e, forse, l’ottimismo.
Insigne falso nove? Il problema è che Insigne non è quello di un mese fa. Corre a vuoto, è una pistola scarica. Succede nell’arco di una stagione. In panchina c’erano attaccanti che, evidentemente, all’allenatore non davano le necessarie garanzie, quindi Mancini ha scelto per la soluzione senza centravanti classico.
Mancini se ha portato l’Italia a giocare bene, come all’Europeo, sono convinto che troverà la soluzione giusta per guidarci al Mondiale”.