Arrigo Sacchi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport:
Su Tottenham-Juventus: “Partita aperta. Il 2-2 dell’andata pesa, ma non è un macigno. Per la Juve la qualificazione è possibile”
Da che cosa possono essere decise partite come questa? «Se risulteranno decisivi gli episodi, allora la Juve può stare tranquilla: in questo caso i bianconeri vincono sempre».
Perché? «Hanno grandi qualità individuali, uomini che sanno affrontare e saltare l’avversario nell’uno-contro-uno. Il Tottenham, pur coi suoi limiti dovuti all’inesperienza, cerca maggiormente la manovra corale, il possesso del pallone. Ma la Juve mica si preoccupa se il gioco lo fanno gli altri: aspetta, chiude gli spazi e riparte».
E poi ci sono Dybala e Higuain che in ogni momento possono risolvere i problemi. «Attaccanti straordinari, a patto che siano spesso alimentati dal gioco. Il mio Milan si confrontava col Napoli di Maradona e io ripetevo sempre ai miei ragazzi: “A Diego facciamo arrivare pochi palloni, così avrà meno occasioni per farci gol”. Gli attaccanti vanno stimolati, devono partecipare all’azione, altrimenti rischiano di intristirsi là davanti da soli. Oltre che una questione tecnica è anche un fatto psicologico. Se il pallone lo tieni tu, hai necessariamente un atteggiamento positivo, ottimista, creativo. Se lo tengono gli altri, sei passivo».
Il gol di Dybala all’Olimpico contro la Lazio testimonia che un fenomeno può indirizzare il corso di un’intera partita, no? «Il calcio è un gioco di squadra e non va interpretato pensando soltanto ai singoli. I singoli fanno parte di un gruppo. Certo, Dybala è stato fantastico, il suo gol è stato meraviglioso. Ma al risultato, alla vittoria, io preferisco arrivarci attraverso il gioco. Altrimenti il giorno che Dybala non c’è che cosa faccio?»