Prime parole di Sandro Sabatini da nuovo responsabile dell’area tecnica della Sampdoria. Questi alcuni passaggi in conferenza:
“Scegliere di venire in questa società è stato bello. Innanzitutto ritornerò a frequentare e coltivare la mia utopia calcistica, è qualcosa che facevo già quando ero al Palermo e si basa su un modo di essere, di pensare e di pormi davanti al calcio. Inoltre avevo un debito che mi porto dietro da sette anni, avendo allora fatto un accordo con Riccardo Garrone. All’epoca sono venuto meno a quell’accordo, provocando delusione in Garrone. Adesso vado a sanare questo mio debito, per questo motivo ringrazio la società che mi ha voluto portare qui.
Quando si lavora per una società che si suppone inferiore alle altre, l’ambizione che coltivo è quella di pensare di essere come la Juventus, la Roma o l’Inter. Io non voglio considerare la Sampdoria subalterna a queste realtà. Per me deve esserci questo stato d’animo, io vivo per mettermi in discussione e per forgiare.
Marco Giampaolo è il motivo per cui ho scelto la Sampdoria. Lo conosco da quando faceva l’allenatore ombra al Giulianova, penso che sia il valore aggiunto di questa società. E’ un demiurgo, sarà l’uomo che forgerà un modello di gioco da seguire e darà l’idea di ciò che dovremmo essere”.