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Sabatini: “Napoli-Lazio sfida tra due grandi allenatori anche se gli azzurri sono favoriti”

walter sabatini

Il dirigente sportivo (di Lazio, Roma, Inter e Salernitana, tra gli altri) Walter Sabatini, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotto da Dario Sarnataro.

«Napoli-Lazio? E’ la sfida tra due grandi allenatori, anche se in questo momento è sbilanciata a favore del Napoli, un po’ più forte, nonostante la Lazio stia facendo bene. Il Napoli sta facendo un miracolo compiutamente realizzato, un’orchestra sinfonica, che gioca un calcio prepotente, raffinato, elegante, con tante varietà di gioco e linee di passaggio importanti, è bello da vedere ma ha anche anche la concretezza dei risultati, c’è la bellezza ed efficacia insieme. Sono molto contento per il mio amico Luciano, credo che lui possa a pieno titolo recriminare qualcosa nella sua carriera, la Roma gli deve qualcosina, ad esempio, avrebbe potuto richiamarlo e non l’ha fatto, ma questa è solo una mia opinione. Oggi Spalletti ha raggiunto la perfezione con il Napoli e per questo non deve neanche spendere una parola, sono i fatti che parlano per lui. Ha grandi meriti su molte cose, se per esempio Lobotka è diventato un regista dinamico di grandissimo spessore lo deve a Spalletti.

Sono ancora invidioso del colpo Kvaratskhelia? Sì, certo che lo sono, quando un giocatore così forte viene preso da un dirigente che non sono io soffro, ma è un sentimento di invidia positivo, sia chiaro. Kim è un giocatore straordinario, un muro. Mario Rui, che presi alla Roma ma che non giocò mai perché si ruppe il crociato, è diventato oggi un regista esterno meraviglioso, dovrebbe fare il terzino ma è un ragazzo e un giocatore splendido ed è diventato un regista laterale.

In Champions il Napoli cosa può fare? Non lo dico quello che può succedere, ma il Napoli è la squadra più europea delle europee, a pieno titolo può pensare di fare parecchia strada.

La Lazio ha i mezzi per fermare il Napoli? Sì certo, sarà un osso duro per gli azzurri anche se questi ultimi sono più forti.

La scelta di Paulo Sousa come allenatore della Salernitana? Molto buona, lui è un ottimo allenatore, ma anche a lui è andata bene, perchè Salerno è una piazza da amare perché è una piazza che ama. Io ho amato molto la città e i suoi tifosi perché sono stato amato alla follia e non è una cosa che capita spesso, è stato speciale. C’è qualcosa di incompiuto in questo rapporto. Mai avuto approcci con il Napoli di De Laurentiis, perché dovreste cercare guai? Avete il migliore ora, che è Giuntoli».

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