Curiosità

Sabatini: “Buffon post-Real? mea culpa, non me la sono sentita di fermarlo in tv”

sabatini

Sandro Sabatini, giornalista Premium Mediaset, ha rilasciato un’intervista a TV Blog. Questi alcuni passaggi:

 

“Se da addetto stampa della Juve avrei lasciato Buffon esprimersi così dopo il Real? In linea teorica l’addetto stampa tira per la giacchetta Buffon e gli dice ‘stai calmo, sii più diplomatico’. In pratica, di fronte ad un monumento come Buffon, non esiste alcun addetto stampa in grado di limitare o indirizzare Buffon. Invece, io sono stato molto criticato per non aver controbattuto a Buffon quando usava espressioni obiettivamente esagerate nei confronti dell’arbitro. Pochi se ne sono accorti, ma ogni volta che Buffon diceva una parolaccia, alle mie spalle in studio scattava un tentativo di applauso da parte del pubblico.

Ho rivisto la scena – ed io non lo faccio mai: dicevo ‘calmi, calmi’ al pubblico; questo mi ha fatto perdere la percezione della densità delle dichiarazioni di Buffon e un po’ di rigore giornalistico. Non me la sono sentita in quel momento di dirgli ‘guarda che il rigore c’era, stai esagerando nella reazione’. Non me la sono sentita di fermarlo, placarlo e redarguirlo. Il suo era uno sfogo e Buffon andava rispettato anche nelle sue debolezze. Col senno di poi si possono dire tante cose.

Il mio è un mea-culpa, ma detto ciò quello era un post-partita, non un’intervista da Maurizio Costanzo o da Fabio Fazio. Era un’intervista a caldo, con Buffon che in pratica stava ancora giocando la partita in quel momento.

Pistocchi ha lamentato di essere stato escluso dagli opinionisti di Mediaset per le sue posizioni anti-juventine? No, non scherziamo. Sul caso Pistocchi non tocca a me rispondere, perché la decisione è stata dei vertici aziendali. Nella vita tutto è in prestito, me lo disse Moratti quando lavoravo all’Inter. Esistono i momenti della vita in cui sei conduttore, momenti in cui sei opinionista e così via. Ma non scherziamo sul fatto che ci sia un condizionamento da parte delle società di calcio sui giornalisti o sugli ospiti in studio. Lo escludo assolutamente.

C’è una legge di marketing però secondo la quale per commentare la partita della Juve è preferibile avere in studio Tacchinardi invece che un ex giocatore considerato ostile ai bianconeri? sì, la maggior parte dei tifosi deve riconoscersi in un opinionista, per questo la composizione degli ospiti tiene conto del tifo al quale è riconducibile un opinionista.
È brutto se si parla di lottizzazione, sembra di tornare alla politica degli anni ’80, ma ii pubblico si deve identificare. Di solito il parterre si compone così: l’ospite contro, l’ospite neutrale e l’ospite a favore”.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top