Amir Rrahmani, difensore del Kosovo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Napoli Magazine. Di seguito un estratto.
– Otto vittorie su otto in campionato, battuto anche il Torino di Juric, tecnico che forse vi ha riportato un po’ alla memoria quell’ultima partita infelice contro l’Hellas, in cui non bastò il tuo gol per tornare in Champions, ma che ormai è un discorso che appartiene al passato… Questo visto finora è un Napoli con una mentalità da Scudetto?
“Stiamo facendo tutti un buon lavoro, come squadra, anche grazie allo staff. Giochiamo partita per partita. Per ora non stiamo guardando troppo lontano, perchè sappiamo che il campionato è molto lungo. La strada da percorrere è ancora tanta, per questo motivo pensiamo ad una gara alla volta”.
– Il Napoli ora appare più maturo, sa gestire meglio i momenti difficili, quanto è stato importante l’arrivo di un allenatore come Spalletti? Che consigli ti ha dato?
“Spalletti prepara molto bene le partite. Quando affrontiamo un avversario conosciamo già i loro punti deboli. Stiamo seguendo molto le sue indicazioni. Tutti i giorni il mister mi dà dei consigli in allenamento. Al momento sembrano piccoli dettagli che poi, però, se li andiamo a sommare diventano davvero importanti”.
– Roma-Napoli sarà l’occasione per provare la nona vittoria di fila in campionato, al di là degli spaventatori di turno, ci state provando gusto… Quale potrebbe essere l’ostacolo maggiore? Abraham? Mourinho?
“Adesso arrivano le partite piu’ difficili. Al di la’ del Legia, della Roma, ormai tutti i nostri avversari conoscono la nostra forza. Hanno visto tutti le nostre otto vittorie consecutive, per cui siamo consapevoli che non ci attendono sfide facili”.
– Da più parti arrivano tanti elogi per te, ti sei guadagnato la maglia da titolare accanto ad un colosso come Koulibaly: giocare accanto a lui ti dà maggiori sicurezze? E’ il difensore più forte d’Europa?
“Koulibaly è uno dei migliori difensori d’Europa. Giocare accanto a lui è più facile. E se si trova un “linguaggio” comune tutto diventa più semplice”.
– Che rapporto hai con Manolas? Siete pronti a essere la coppia titolare del Napoli nel periodo in cui Koulibaly sarà impegnato in Coppa d’Africa?
“L’anno scorso ho già giocato in coppia con Manolas. Quest’anno non e’ ancora capitato. Ho giocato con tutti, con Maksimovic, con Koulibaly e con Manolas. Tutti siamo importanti. Ho sempre pensato che una squadra forte debba avere 4 difensori centrali di livello”.
– Si è tanto parlato del rinnovo di Insigne, ma anche di Ospina e Meret: la sensazione è che in questo Napoli non ci sia un solo leader, ma tutti siete importanti e le voci restano fuori lo spogliatoio…
“Si, quest’aspetto e’ davvero importante. Un solo leader non basta in una squadra, tutti devono essere leader ed ognuno deve essere leader di se stesso. Bisogna essere sempre pronti ad aiutare il compagno. Non serve avere un solo leader, o due o tre”.
– Osimhen sta migliorando tantissimo, segna gol importanti: quando te lo ritrovi di fronte in allenamento come provi a fermarlo, soprattutto quando parte in velocità?
“In allenamento lo lascio andar via. Osimhen e’ molto veloce e forte. Sta crescendo, sta capendo la sua forza, è intelligente nelle giocate”.
– Cosa provi a giocare nello stadio intitolato a Diego Armando Maradona? Adesso con il ritorno del pubblico l’effetto è totalmente diverso rispetto al lockdown…
“L’anno scorso, senza i tifosi, sembrava uno stadio normale. Ora, con i tifosi, è qualcosa di incredibile. Si avverte l’atmosfera speciale, con il pubblico che ti viene dietro e ti incita. E’ davvero molto bello, i tifosi ci aiutano tanto con il loro sostegno e sembra che sono anche loro in campo”.