La sconfitta in Olanda fa entrare il Napoli nella storia della Champions, ma in negativo.
Se la qualificazione del Napoli agli ottavi di Champions ieri era appesa letteralmente ad un filo sottile, la sconfitta contro il Feyenoord era invece sicuramente inaspettata ed ha inasprito la valutazione finale del cammino degli azzurri in questa competizione.
Soltanto 6 punti in 6 gare, numeri sorprendenti in negativo alla luce delle tante aspettative dopo il sorteggio di fine agosto, che finalmente aveva regalato un girone abbordabile rispetto alle precedenti esperienze.
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Lo score raggiunto in questa nefasta Champions è assolutamente inferiore rispetto alla tre precedenti partecipazioni ai gironi: 11 punti del 2011-2012 e del 2016-2017 (qualificazione agli ottavi) e addirittura 12 punti nel 2013/2014 (con girone concluso proprio come ieri al terzo posto ma soltanto per differenza-reti). L’esiguo numero di punti ottenuto in questo girone di Champions inoltre non consentono al Napoli di accedere come testa di serie al tabellone dell’Europa League, con il rischio di beccare al sorteggio subito una “big” nei sedicesimi.
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Ma c’è un altro record negativo storico, piuttosto significativo, raggiunto ieri sera. Gli azzurri sono entrati nella storia della Champions come una delle pochissime squadre ad aver totalizzato almeno un punto ma perdendo tutte le gare in trasferta, cosa fra l’altro mai successa in tutta la storia azzurra in gironi di coppe nazionali ed europee. Un record negativo che la squadra di Sarri aggiunge a quello di aver incassato 4 gol al San Paolo in una gara di una competizione europea (contro il City il 1°novembre), un “primato” raggiunto dopo oltre 55 anni di partecipazioni fra Champions/Coppa dei Campioni, Europa League/Coppa Uefa e la “dismessa” Coppa delle Coppe.
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