Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha parlato, in conferenza stampa, per presentare la gara di domenica contro il Napoli.
“Se ho fatto una comunicazione forte mi aspetto una risposta forte, un allenatore non fa mai nulla per nulla, quindi mi aspetto un segnale forte, di personalità, da parte dei giocatori della Roma. Olsen? Per me è un buonissimo portiere, lo seguivo da prima che venisse alla Roma e non è in discussione.
De Rossi e Kolarov sono giocatori importanti, averli in campo sarebbe una grossa gioia per tutti. Dovrò valutarli bene, insieme a tutte le risorse che ho a disposizione. Per come sono fatto io preferisco sempre non perdere un giocatore per avere fretta: preferisco farne a meno per una partita, magari, piuttosto che rischiare altri infortuni.
Questa squadra ha potenzialità per arrivare in Champions League, spero che i miei giocatori riescano a reagire a tutte le avversità. La lite tra Dzeko ed El Shaarawy? Una cosa normale, uno “scazzo” che in famiglia può avvenire, ma è tutto rientrato. Sapevo cosa avrei dovuto affrontare, ho deciso di mettermi al lavoro e spero che il mio lavoro dia i frutti sperati. Il rapporto tifosi-squadra è davanti a tutto, l’ho sempre pensato: cambiano giocatori, allenatori, presidenti, ma i tifosi restano. Il tifoso, a Roma, vuole vedere che la squadra dia tutto e loro possono essere la nostra arma in più per darci consapevolezza ed incoraggiarci. Spero che capiscano il momento e ci stiano vicini.
Cambio Perotti-El Shaarawy a Ferrara? Una scelta tattica, assolutamente non legata allo screzio con Dzeko: a Stephan avevo chiesto un lavoro da quarto di sinistra, che lui non ha svolto alla perfezione, essendo questa squadra abituata al 4-3-3. Manolas? Devo valutare, non posso mettere tutti i reduci dagli infortuni. Lui vuole giocare, me lo ha già detto.
Il Napoli con Ancelotti è cambiato, cercano di arrivare subito al dunque, quindi dovremmo essere molto attenti tra le linee. Pressare? Bisogna farlo con giudizio.